Stenmark fa punti da turista

Stenmark fa punti da turista Lo svedese terzo in combinata a Kitzbiihel grazie ad una discesa prudente Stenmark fa punti da turista Così ha dimostrato che la formula di Coppa del Mondo è ingiusta - Una serie di cadute drammatiche - Terzo successo consecutivo di Podborski, ottimi gli italiani: Plank 4°, Giardini 6° DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE KITZBUHEL — Nel giorno dell'esordio di Stenmark liberista, della rinascita azzurra, della decimazione dei partecipanti, Steve Podborski ha vinto la sua terza discesa libera consecutiva ed entra in quel club esclusivo di fuoriclasse (Perillat, Killy, Schranz, Collombin, e Klammer) che hanno saputo dominare uno spazio, un periodo dello sci, non lasciando posto agli avversari. Non gli sarà però facile imporsi nella Coppa di specialità, che è anche l'unico traguardo possibile per un liberista puro, visto che Peter Mueller resiste bene, anche questa volta secondo, e insieme con Wirnsberger terzo classificato, unico rimasto entro distacchi accettabili dal vincitore. Herbert Plank è quarto e insoddisfatto. La sua ripresa graduale è continuata anche ieri, ma l'azzurro non ha gradito affatto quei due secondi abbondanti che Podborski gli ha inflitto, e ha parecchio da rimproverarsi. Basti pensare che d'abitudine nelle edizioni passate, e tanto nelle prove dei giorni scorsi che in quella di ieri mattina che ha preceduto la gara, il suo punto di forza era il tratto iniziale. Nella discesa che contava è invece rimasto indietro, e di molto, proprio in quelle curve tecniche della •Steilhang», per correre in salita a recuperare nei tratti che gli sono meno congeniali, quello centrale tutto di scorrimento e quello finale, acrobatico. Ovviamente il progresso resta, al di là delle recriminazioni ed è anche un progresso globale, grazie all'insperato sesto posto di Giuliano Giardini e al quindicesimo del giovane Kerschbaumer. La piccola squadra di discesa che ha perso anche Sbardellotto (spalla lussata in una drammatica caduta) ha compiuto un salto netto di qualità rispetto al dicembre e nel bilancio va inserita anche la vittoria in Coppa Europa ottenuta da Reinhard Schmalzl. E' la conferma che, smaltite le consequenze di una preparazione sbagliata, gli atleti tornano ad esprimersi al meglio delle rispettive potenzialità. In un futuro immediato Giardini potrà fare ancora meglio a Wengen, dove conta di più il fattore scorrimento, ma in una prospettiva più ampia è Kerschbaumer a far ben sperare, perché, e lo ripeto una volta di più, è un esordiente. Phil Mahre ha legittimato 1 25 punti ottenuti in combinata con un eccellente nono posto in discesa, ma Stenmark ha limitato i danni con i quindici punti di un terzo posto nella graduatoria complessiva, che mette in crisi tutta la formula di Coppa. Lo svedese è sceso con molta cautela, dopo aver fatto un solo allenamento, ha buscato oltre dieci secondi e con questa mossa tattica si è probabilmente aggiudicato la Coppa del Mondo. •Non credo che ripeterò l'esperimento — ha detto tutto contento, quasi liberato da un incubo, al termine della prova — perché non mi diverte correre sema tentare di vincere. Ho dimostrato che per due anni mi hanno rubato la Coppa avversari che non facevano proprio nulla di eccezionale. Questa volta li ho rubati io i punti e mi serviranno». A scanso di equivoci Ingo ha comunque fatto preparare dalla sua nuova casa di abbigliamento una tuta da discesa per l'ultima combinata in programma a St. Anton, visto che ieri per colmo di snobismo ha gareggiato con quella da gigante. La follia delle combinate ha fatto altre due vittime illustri, lo jugoslavo Krizaj e l'austriaco Enn che oggi difficilmente saranno al via. Con loro sono caduti altri diciannove concorrenti per un totale di ventuno su sessanta partenti ed una percentuale di circa il 35% che è già alta in una gara di slalom. Gli austriaci, che continuano a pensare d'essere maestri dello sci, non hanno saputo preparare la pista ed hanno buttato allo sbaraglio gli atleti fin dall'allenamento della mattinata che aveva totalizzato diciassette cadute, più quella del giovane apripista Guido Hinterseer che ha chiuso la stagione. I passaggi più acrobatici sfondavano e i ruzzoloni hanno accomunato campioni e mezze figure. Perfetto il giudizio di Konrad Bartelski, autore di una storica caduta a Megève e anche ieri finito a gambe per aria: -Sono degli organizsatoti perfetti, per un rodeo però, non per una discesa.. Ma nell'ipocrisia generale di questo mondo sciistico, il verbale sottoscritto dal delegato internazionale, una sorta di arbitro, riporta: «...La pista si è rovinata per il passaggio di troppi fotografi e giornalisti...». Oggi slalom speciale. Tre azzuri in primo gruppo e Piero Gros. Che dichiara di voler salire sul podio. Giorgio Viglino Le classifiche DISCESA LIBERA: 1. Steve Podborski (Can) 2'03"76, media km 102,100; 2. Peter Mueller (Svi) a 40/100; 3. Peter Wlrnsberger (Au) a 98/100; 4. Plank (It) a 2"3; 5. Weirather (Au) a 2"7; 6. Giardini (It) e Hoeflehner (Au) a 2"34; 8. Heinzer (Svi) a 2"37; 9. P. Mahre (Usa) a 2"93; 10. Grissmann (Au) a 3"47; 11. Walcher (Au) a 3"53; 12. Tzyganov (Urss) a 3"56; 13. Raeber (Svi) a 3"67; 14. Rambaud (Fr) a4"7; 15. Kerschbaumer (It) a 4"10; 34. Stenmark a 10-72. COMBINATA (con lo slalom di Oberstaufen) : 1. P. Mahre (Usa); 2. S. Mahre (Usa); 3. Stenmark (Sve); 4. Zeman (Cec); 5. Tzyganov (Urss); 6. Ohtaka (Giap); 7. Chiba (Giap) ; 8. Hole (Nor) ; 9. Mollin (Bel). COPPA DEL MONDO: 1. Peter Mueller (Svi) p. 140; 2. P. Mahre (Usa) 125; 3. Stenmark (Sve) 110; 4. Podborskp (Can) 105; 5. Wenzel (Lic) 82; 6. Weirather (Au) 81; 7. S. Mahre (Usa) 80; 8. Enn (Au) 71; 9. Krizaj (Jug) 69; 17. Nockler (It) 37.