Povero Milan, ha un piede in B

Povero Milan, ha un piede in B Trafitti al 19' da un gol di Bivi, i rossoneri non hanno la forza di reagire Povero Milan, ha un piede in B Sorretta da un pubblico encomiabile, la squadra di Galbiati ha avuto a disposizione una decina di occasioni per raggiungere il pareggio, ma l'abilità di Zaninelli è stata determinante - Si è smarrito lo spirito battagliero mostrato nelle prime gare del «dopo Radice» - Nulla da eccepire sulla legittimità del successo del Catanzaro MILAN 0 CATANZARO 1 MILAN: Flottisi; leardi 6,5, Maldera 0,5; Battistlnl 5, Collovati 6, Baresi 6; Burian! 6\5, Novellino 6, Antonelli 6, Moro 6 (46* Jordan 6), Romano s.v. (SI' Venturi 6). CATANZARO: Zaninelli 7; li ascolo 6, Salvador! 6; Palese 6,5, Santarlni 6, Peccenlnl 6; Mauro 7,5; Brasila 7,5, Borghi 7, Sabato 7, Bivi 7. Arbitro; Redini 6. Rete: 19" Bivi. DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MILANO — I folletti del Catanzaro danzano col Milan, lo stordiscono, portandosi via due punti e mettendo ulteriormente nei guai il povero diavolo. Per il Milan c'è ancora un pizzico di speranza, poca, ma resta: domenica a Como, poi in casa contro Ascoli e Roma, dopo di che la sentenza sarà quasi definitiva. Se si ritroverà la stessa fortuna di ieri, indubbiamente, non ci sarà speranza che tenga. Al Catanzaro è bastata un'azione nell'area rossonera per segnare e vincere con la collaborazione del solito Plottl; al Milan non sono bastate una decina di conclusioni tutte sventate o parate dal bravissimo Zaninelli. Ha tentato la via del gol anche Jordan, gettato in mischia nella ripresa al posto di Moro: un suo gran colpo di testa ha persino fatto gridare al gol al 60 mila tifosi, meravigliosi, bisogna dirlo, di San Siro. Dove lo trovate un pubblico come questo, che con la squadra in coma, riempie lo stadio, cerca di trascinarla al gol e trova anche la voglia, se non proprio la serenità, di applaudire a scena aperta prima Sabato (ignorando forse che è mezzo dell'Inter) e poi Mau ro? Il pubblico però non basta se poi in campo 11 centrocampo conferma la solita fragilità e le punte, o almeno quelle presunte, non si decidono a tl- rare preferendo 11 passaggetto ad oltranza fin quasi nell'area piccola. Inevitabilmente, contro un Catanzaro che ha confermato di trovarsi a suo agio a San Siro come sul proprio campo, anche la carica nervosa dei rossoneri ha finito per attenuarsi; la lucidità del Novellino e dei Maldera, autentici trascinatori nel primo tempo, ha lasciato 11 posto al nervosismo, all'imprecisione. Baresi ha risentito dell'attacco influenzale, ha finito per intestardirsi nel dribbling, portando eccessivamente il pallone; leardi, sostituto dello squalificato Tassotti. si è battuto su Bivi con un'eccezionale carica agonistica, rimediando anche un'ammonizione assieme a Baresi e Venturi. Per battere il Catanzaro di ieri, un pochino frenato nel primo tempo rispetto a quello visto mercoledì sera in Coppa, ci sarebbe voluto un Milan più concentrato; al contrario la squadra rossonera ha lasciato intendere di avere in parte smarrito lo spirito battagliero mostrato nella fase immediata al dopo Radice. Effettivamente lo sforzo compiuto da alcuni, impegnati costantemente a tirare la carretta, comincia ad avvertirsi: 1 più leggeri, costretti a tirare fuori gli artigli, possono tutt'al più graffiare come i gatti. Qui occorrono pantere, ruggiti non miagolii. La linea d'attacco del Catanzaro è davvero eccezionale. Meriterebbe di essere trasferita in blocco in una grossa squadra: tutti ottimi palleggiatori, i ragazzi di Pace sanno attaccare e difendere, aiutando al momento opportuno anche compagni meno dotati come Peccenini o l'anziano Santarlni. Sulla legittimità del loro successo non c'è proprio nulla da eccepire: 11 Milan indubbiamente avrebbe meritato il pareggio; forse, raggiunto l'uno a uno. avrebbe inseguito anche 11 traguardo successiva Una ciliegia tira l'altra, chissà, poteva anche arrivarci, ma la porta di Zaninelli era ermeticamente chiusa, blindata addirittura. In effetti al Milan, considerati 1 risultati di ieri, sarebbe bastato un punticino dovendo fare riferimento sulle squadre più vicine. Il Catanzaro, però, non ha minimamente risentito dello sforzo di mercoledì in Coppa; dopo le sceneggiate vittimistiche seguite alla gara col nerazzurri (perché mal rovinare l'aspetto simpatico che la squadra riesce a conquistarsi in campo?) Pace ha potuto schierare praticamente la formazione-tipo con l'eccezione dello sfortunato Sabadlni che dovrà restare ancora In ospedale per molto tempo ed il cui futuro sembra compromesso dall'infortunio patito. Recuperati Mauro e Bivi. aridsdtevgsdcPddtdPcmde«slmMbisrndmvrcqnaadSapdqmmnpfrernfdrievmqgrmmclcr ancora una volta fra i migliori, 11 Catanzaro non ha avuto difficoltà a contenere gli assalti dei rossoneri, provvedendo poi ad affidare a capitan Braglla le efficaci risposte e a Sabato le Incursioni più veloci e pericolose. 11 Milan era partito con gran slancio e già al l'un sinistro di Antonelli aveva mandato il pallone a sfiorare l'incrocio della porta di Zaninelli. Poi, dopo una bella parata dello stesso portiere su Maldera, ecco al 10' la rete del Catanzaro. Gran cross di Mauro dalla destra, testa di Bivi, Plottl rispondeva smanacciando il pallone malamente e mandandolo sul palo, riprendeva lo stesso Bivi di testa ed era gol. Sostituito Romano, «stirato» con Venturi, il Milan spingeva maggiormente ma le sue azioni si esaurivano in mischie alquanto confuse. Nella ripresa, con Jordan, il Milan offre ancora squarci di buon gioco: al 7' è Maldera ad impegnare Zaninelli e a costringerlo a respingere la sfera con un ginocchio; al 26' Zaninelli perde la palla su Jordan ma salva Peccenini; un minuto dopo, su cross di Novellino, lo scozzese si fa notare con una deviazione di testa che dà l'impressione del gol. Giorgio Gandolf i Milano. Venturi e Collovati lasciano il campo a capo chino: la situazione del Milan è gravissima ;

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