l'Under 21 si gioca la semifinale

l'Under 21 si gioca la semifinale Nell'andata con la Scozia per r«europeo» di categoria l'Under 21 si gioca la semifinale Per la prima volta una nostra rappresentativa in campo a Catanzaro - Vivo entusiasmo DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CATANZARO — Per usare un'immagine gentile che ben si adatta a Catanzaro e al suo pubblico, si potrebbe dire che la partita di oggi, Italia-Scozia Under 21, sembra un bel quadro con una bella cornice: una volta tanto l'elemento decorativo, ciò che sta attorno alla sostanza, non disturba l'armonia dell'insieme. Italia-Scozia, primo, conta per il risultato e l'obiettivo. Si tratta di raggiungere la semifinale del campionato europeo, un'impresa mai riuscita ai ragazzi di Vicini. Per ben tre volte la Under si è qualificata ai quarti (come Unione Sovietica e Inghilterra), ma nelle due precedenti occasioni i giovani azzurri si fermarono qui. nel 1978 furono eliminati dall'Inghilterra (1-2 a Manchester, 0-0 a Roma), nell'80 dall'Unione Sovietica (1-3 a Jerevan, 0-0 a Bologna), ed è dunque logico che i gol, in vista del ritorno del 24 marzo ad Aberdeen, siano oggi la merce più attesa e gradita. 'Ripensando al passato — dice Vicini — devo ammettere che abbiamo sempre fallito la qualificazione in casa, specie contro l'Inghilterra. Pertanto, vogliamo una vittoria accompagnata da una bella prestazione: basta anche una sola rete, purché la squadra dimostri equilibrio e solidità*. E' naturale che la vigilia in una partita del genere, dati i precedenti, ci sia spazio anche per i raffronti a distanza: «La squadra di quattro anni fa era forte a centrocampo e in attacco, quella che è venuta dopo era validissima in difesa. Ora c'è maggior equilibrio fra i reparti: sì, credo proprio che l'attuale sia tutto sommato la migliore*. Per battere la Scozia, Vicini ha allestito una formazione non del tutto offensiva, ma comunque ricca di centrocampisti di spinta. Ieri mattina, dopo l'allenamento conclusivo, il tecnico azzurro ha risolto l'ultimo dubbio: giocherà Battistini al posto di Bonini, per il resto tutto regolare, compresi i quattro del Catanzaro che trascineranno al tifo il loro pubblico, compreso Baresi che rientra e sente profumo di Spagna. Ma questo fa già parte della cornice. «Ho scelto Battistini per una ragione semplice — spiega Vicini —, gioca regolarmente nel Milan mentre Bonini non è impiegato a tempo pieno nella Juventus: l'abitudine all'impegno agonistico, specie in questi incontri dove il fattore atletico è decisivo, mi ha convinto a schierare il centrocampista rossonero. E poi l'ho visto vivace e brillante: come avrei potuto lasciarlo fuori?.. In panchina andrà invece Galderisi, fresco goleador della Juventus. Gli è stato preferito Borghi, centravanti del Catanzaro, fuori quota, debuttante assoluto con la maglia azzurra. Borghi, con Mauro, Bivi e Celestini, costituisce diciamo cosi l'arma emotiva della partita contro la Scozia. Pensate: Catanzaro non è stata mai sede di un incontro della nazionale, ma ha avuto quattro uomini insieme in azzurro, è la grande occasione e la città sogna. Tariffe speciali allo stadio, negozi a orario ridotto, entusiasmo e tifo, si prevede il tutto esaurito anche se nelle ultime ore la prevendita dei biglietti ha un poco segnato il passo. Colpa del maltempo, nubi gonfie di pioggia, la città avvolta nella nebbia, una brutta sorpresa per i dirigenti italiani che avevano scelto Catanzaro fidando nel sole e condizioni ambientali sfavorevoli agli avversari. Invece, gli scozzesi sono scesi dall'aereo guardandosi attorno compiaciuti. Pareva loro di essere a Glasgow. «Tempo splendido*, ha commentato l'allenatore Ricky McFarlane avviandosi tranquillamente sotto la pioggia. McFarlane è anche il tecnico del St. Mirren, dove svolge contemporaneamente le funzioni di preparatore atletico e massaggiatore. Fa tutto lui. Ma quando gli abbiamo chiesto se qualcuno dei suoi ragazzi avesse già giocato in nazionale A. McFarlane ha risposto di non ricordarlo affatto. E il grave è che sembrava proprio sincero. .Non ho mai visto all'opera l'Italia — ha proseguito — ma so tutto della squadra azzurra: ho avuto un rapporto det¬ tagliato e completo da Denis Law che l'ha seguita in Danimarca*. Abbiamo riferito la frase a Vicini e lui è andato a pescare nei suoi appunti: « Va bene così — ha detto sorridendo — perché allora ha giocato una formazione completamente diversa. Anch'io non ho mai visto la Scozia, adesso siamo pari*. Cario Coscia