Mercoledì verìfica da Marcora Indesit: «Non serviva litigare »

Mercoledì verìfica da Marcora Indesit: «Non serviva litigare » Mercoledì verìfica da Marcora Indesit: «Non serviva litigare » ROMA — La verifica tra i ministri e le parti politiche sulla nuova proposta per l'elettronica civile è fissata a mercoledì, giorno in cui è convocata una riunione al ministero dell'Industria sul riassetto del comparto. All'ipotesi preparata dal ministro dell'Industria (che prevede l'uscita della Gepi e l'ingresso di un'apposita finanziaria che fa capo allo stesso dicastero) hanno espresso un sostanziale assenso le aziende interessate. Nei prossimi giorni Zanussi ed Indesit avranno incontri tecnici per mettere a punto le strategie da seguire per giungere ad una razionalizzazione delle produzioni e degli interventi. «Ci siamo resi conto che litigare non era costruttivo, né per le singole individualità, né per il contesto sociale italiano, per cui abbiamo cercato con un accordo di razionalizzare le produzioni dell'elettronica civile». Cosi l'amministratore delegato della Indesit Elettronica, Manassero, ha commentato l'intesa raggiunta con la Zanussi. -Pur riconoscendo la loro leadership nell'ambito del settore elettronico — ha aggiunto — può uscire qualcosa di costruttivo dal connubio tra le loro e le nostre tecnologie» Il dirigente ha quindi riferito che la razionalizzazione pro¬ duttiva che cercheranno di raggiungere permetterà di ottenere economie di scala utili ad entrambi e che l'accordo prevede la costituzione di una società con partecipazione azionaria maggioritaria (pari al 51%) della Indesit. e minoritaria della Zanussi e della finanziaria che sarà insediata dal ministero dell'Industria al posto della Gepi (secondo quanto prevede il decreto legge). La nuova società per l'elettronica civile gestirà gli stabilimen! i della Indesit di Caserta r li ione (Torino). Manassero ha poi confermato che Zanussi e Indesit si incontre- ranno a partire da lunedi per esaminare i dettagli del piano di razionalizzazione produttiva. L^amministratore dell'Indesit si è detto quindi fiducioso nei confronti del nuovo piano sostenendo che «era previsto un certo dirigismo nazionale per mettere d'accordo i produttori che non è più necessario perché gli interessati hanno raggiunto l'intesa». Ha però espresso le preoccupazioni della sua azienda in relazione al problema occupazionale ricordando la scadenza degli oltre 2000 licenziamenti «congelati» fino al 28 febbraio. Ha tuttavia assicurato che i provvedimenti non scatteranno «se tutto il contesto del decreto e l'accordo con la Zanussi andranno in porto». Non ha negato però che vi possa essere esuberanza di personale (in passato si era parlato di un migliaio). Manassero ha tuttavia annunciato che almeno una parte dei lavoratori esuberanti potrà essere assorbita dalla Gepi per diversificazioni produttive. La Indesit — ha detto — ha già idee di diversificazioni in altri settori, diversi dalla produzione di elettrodomestici e dalla elettronica (caldaie e riscaldamento, per esempio) da portare avanti con la Gepi per dar lavoro a questi operai, nel quadro de! gli interventi al Sud.

Persone citate: Manassero, Marcora, Zanussi

Luoghi citati: Caserta, Roma, Torino