La Indesit in polemica con la Zanussi «Ricominceremo a produrre tv-color» di Marco Borsa
La Indesit in polemica con la Zanussi «Ricominceremo a produrre tv-color» Il presidente Nobili rivendica un ruolo nel piano elettronica civile La Indesit in polemica con la Zanussi «Ricominceremo a produrre tv-color» MILANO — «Quando leggo che il presidente della Zanussi. Lamberto Mazza, dichiara ai giornali che la Indesit è un'azienda inattiva da oltre un anno, priva di immagine, di prodotto e di marca mi viene voglia di rispondere che se è vero che noi l'anno scorso abbiamo venduto non più di 50 mila televisori a colori è anche vero che Zanussi. fatturando 90 miliardi nell'elettronica, ne ha persi 30. Meglio poco attivi che in forte perdita!». Mario Nobili, presidente e amministratore delegato della Indesit non vuole rinunciare a un futuro della società nell'elettronica civile. La Indesit è una delle aziende impegnate nella «guerra dell'elettronica» come è stata definita la lotta dei principali produttori nazionali per imporre al governo il proprio punto di vista nell'assetto da dare ad un settore in crisi in cui lo Stato stanzierà 240 miliardi, metà quest'anno e metà l'anno prossimo, per finanziare una qualche forma di razionalizzazione produttiva. Forse la Indesit non è inattiva nell'elettronica ma è in amministrazione controllata negli elettrodomestici. Con quali risorse può candidarsi alla produzione di televisori a colori? «La Indesit uscirà dall'amministrazione controllata quest'anno. Contro tutte le previsioni abbiamo tenuto. La nostra forza commerciale ci ha permesso l'anno scorso di fare un bilancio leggermente superiore alle nostre pur ottimistiche previsioni». LA SPEZIA — La Termomeccanica Italia, azienda spezzina che occupa 1300 dipendenti operante nel settore delle pompe e dei frigoriferi, si è aggiudicata assieme a un consorzio di imprese che operano in campo internazionale, l'appalto dei lavori per la costruzione dell'impianto di depurazione delle acque di Napoli. Ma non avete risorse da gettare nell'elettronica. «No, è vero. Ma neanche gli altri ne hanno perché sono tutti in crisi. Noi almeno abbiamo delle notevoli capacità tecniche da utilizzare. Il nostro televisore a colori a cento canali è uno dei migliori del mondo». Vuol dire che dovreste essere voi i leader nell'elettronica? «No. Solo che noi non vogliamo e non possiamo abbandonare questo settore per non tradire i nostri tecnici, per non rinunciare all'elettronica applicata agli elettrodomestici, per non castrare ogni prospettiva di sviluppo di prodotti nuovi, come i computer ! domestici che segneranno il 1 futuro dell'elettronica civile quando il televisore a colori diverrà anche in Italia, come è già altrove, un prodotto maturo». Ma se è lo Stato che deve finanziare la razionalizzazione non é più logico che sostenga un solo produttore capace di concentrare tutte le risorse e di produrre su scala più ampia? •Sarebbe un errore. E' un settore molto competitivo a livello mondiale e la creazione di un unico produttore mortificherebbe le iniziative, cree rebbe una spinta al protezio- ' nismo come già si intravede da alcune dichiarazioni di chi ! pensa di sottoporre ad ostaco- li le importazioni di televisori, che oggi coprono l'85 per cento del mercato, non garantirebbe affatto l'efficienza». La Zanussi, però, calcola che sotto i 350-400 mila televisori a colori l'anno non si raggiunge la soglia minima indispensabile ad una gestione economica. «Noi non siamo d'accordo. Pensiamo di potercela fare con 200 mila televisori l'anno. Nel nostro piano con solo 30-35 miliardi dallo Stato andiamo in pareggio in tre anni». Voi cosa proponete in sostanza? «Proponiamo la creazione di due poli nazionali nell'elettronica, uno Zanussi e uno con noi e gli altri (Emerson e Voxson). riuniti nel cosiddetto polo Sud. Lo scopo è la produzione televisori a colori e altro (in futuro soprattutto altro) con la ricerca pagata dallo Stato e più o meno metà degli occupati attuali del settore, che sono 14 mila persone». Ma non potreste trovare un accordo con la Zanussi anziché litigare? «Sono pronto a discutere con la Zanussi. o chiunque altro, i nostri come gli altrui piani anche subito. La sola i cosa che non accetto è che si I parta dal presupposto che la Indesit. come azienda non j esiste». 1 Marco Borsa
Persone citate: Lamberto Mazza, Mario Nobili
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