Oggi il piano Indesit (Quante le eccedenze?)

Oggi il piano Indesit (Quante le eccedenze?) Sarà presentato a Marcora Oggi il piano Indesit (Quante le eccedenze?) TORINO —Romano Manassero. amministratore delegato della Indesit Elettronica, presenta oggi al ministro dell'Industria Giovanni Marcora (e ai sindacati) il piano elaborato insieme con la Emerson e la Voxson per la ripresa dell'attività delle tre industrie. Si tratta del documento richiesto dal recente decreto che stanzia 240 miliardi per l'elettronica per poter accedere ai finanziamenti. Il piano, modificando parzialmente quello presentato nell'aprile scorso all'allora ministro dell'Industria Pandolfi, propone non più un consorzio a tre ma la costituzione di una società per l'elettronica civile (la cui denominazione è ancora da decidere) nella quale dovrebbero confluire i marchi e le tecnologie della Indesit Elettronica e della Emerson, società, quest'ultima, in liquidazione. La nuova società dovrebbe avere le sede legale e amministrativa a Napoli e cominciare ad operare appena il piano sia approvato. La Voxson di Roma, dove è appena arrivato il commissario ing. Molici nominato in base alla legge Prodi, resta per ora fuori dal nuovo gruppo. Il progetto prevede però, in attesa che il commissario abbia acquisito gli elementi per prendere una decisione definitiva, una stretta collaborazione: creazione di una società di progettazione comune, unificazione dell'assistenza tecnica, coordinamento degli acquisti, utilizzazione dello stabilimento di Roma da parte del nuovo gruppo industriale. Secondo il piano che sarà presentato oggi a Marcora. e sul quale il Comitato interministeriale per la politica industriale (Cipi) dovrà dare un proprio giudizio decisivo entro 30 giorni, la nuova società dovrebbe avere un capitale di 46 miliardi e 200 milioni, di cui 23 miliardi e 700 milioni come quota Indesit e 22 miliardi e 500 milioni concessi dalla Gepi come contributo in conto capitale. Questa nuova società dovrebbe poi affittare dalla liquidazione della Emerson lo stabilimento di Siena: la Indesit da parte sua apporterebbe due stabilimenti di Teverola (Caserta) e metà dello stabilimento numero sei di Noi \e (Torino). Non vi dovrebbero essere licenziamenti ma il personale (forse un migliaio di persone) eccedente verrebbe assunto dalla Gepi (al Sud) o messo in mobilità esterna (al Nord). Come si sa la Indesit Spa, di cui è presidente e amministratore delegato Mario Nobili, subentrato alla guida della società dopo le dimissioni di Armando Campioni, è in ammi- lustrazione controllata dal novembre dell'80. Sia il commis-sario, sia il giudice sarebbero d'accordo ad autorizzare la In-desit Elettronica, società costituita nel maggio scorso, ad in-corporare gli stabilimenti elettronici liberi da debiti. Questaè una condizione indispensabile perché possa partire l'ope-razione. Naturalmente l'altra condizione è che essa sia giù-dicata realizzabile e conveniente dal Cipi. v. rav.

Persone citate: Giovanni Marcora, Marcora, Mario Nobili, Pandolfi, Romano Manassero

Luoghi citati: Caserta, Napoli, Roma, Siena, Teverola, Torino