Sul ridimensionamento Indesit pesa la crisi del frigorifero
Sul ridimensionamento fmfesif pesa la crisi del frigorifero Le assemblee di fabbrica respingono l'ipotesi di 3409 posti in meno Sul ridimensionamento fmfesif pesa la crisi del frigorifero TORINO — Lunedi ci sarà il coordinamento del gruppo, da martedì comincerà a Roma il confronto di due giorni tra Firn e Intuii ìuI plano di ridimensionamento del settore elettrodomestici presentato mercoledì scorso dall'azienda ai sindacati; un piano che precede un surplus di manodopera di 3409 persone su un totale di Ì0S7 Ieri ti plano è stato discusso in una serie di assemblee agli stabilimenti di Orbassano e di None, presente. Ettore Ctanctcolo. della Fini I lavoratori ascoltano quasi increduli i particolari del piano: concentrazione nello stabilimento 2 di None dell'intera produzione di lavastoviglie dello stabilimento 7, trasferimento a Teverola. in provtncla di Caserta, di gran parte della produzione di frigoriferi ora prodotti nello stabtllinen- tu l di Orbassano al primo co- strutto da Armando Campioni e dal quale ha preso l'avvio ti gruppo, arrivata ad avere oltre 12 mila dipendenti): ricerca, per la componentistica, di un accordo con la Oept e un altro grande produttore italiano, probabilmente lu '/.anussl. per costruire insieme i compressori necessari at due gruppi, ma con la riduzione degli occupati ad appena 320 Se i lavoratori sembrano non ritenere realistica l'ipotesi di un ridimensionamento dell'azienda che >•.,::•>•.:• quasi a un dimezzamento, il sindacato pur con l'obiettivo di difendere strenuamente i posti di lavoro, valuta realisticamente la situazione ed e disponibile a .una verifica, stabilimento per stabilimento, famiglia di prodotto per lamlglia di prodotto, anche per quanto riguarda la compon.mistica-. Selle riunioni che cominceranno martedì la Indetti insisterà per far passare ff proprio piano sottolineando la sua necessità per riadeguare le dimensioni della fabbrica a quelle del mercato, profondamente mutate da quando produceva sull'onda de! toom. Il mercato degli elettrodomestici ha subito negli ultimi anni un calo vistoso. In Europa si è passati da circa 35 milioni di pezzi della fine del 79 a circa 32 milioni In Italia Iti orcio acuto un andaniento contrastato: c'era stato un calo del 6ri nelle vendite di frigoriferi, del 3rl e del 2% rispettivamente per lavastoviglie e cucine ma anclie un aumento del 3cx delle lavatrici e un vero boom dei congelatori con un *23r\ L'i2 ha invece fatto segnare un calo medio globale delle vendite del 51* che aveva interessato in particolare l frigoriferi t—fk). le lavastoviglie 1—3.5^). le cucine l—3*i) La tendenza negatila è proseguita nell'83. lAnte. lassoelazìonc dei costruttori, prevede che a fine anno si registrerà un calo di vendite dell'S.5cft per i frigoriferi, del i 9r'r per i congelatori, del 5*"i I per le lavatrici, del 7'i per le : .'«tu.ff.rt,;.':.- Cosi la produzione italiana | di elettrodomestici, die nell'io era stata di li milioni >.<*• mila pezzi e calata, alla fine dritta, a circa 13 milioni Ì00 mila. Il mercato appare saturo sia in Italia che nei tradizionali Paesi di esportazione. In Europa e fuori. Nell'area mediorientale, poi. dove l'esportazione italiana era particolarmente consistente, c'è stata l'offensiva dei giapponesi, che hanno prodotto elettrodomestici specifici per quelle zone, riuscendo a portare ita una parte dello spazio agli italiani E questo Ita toccato in particolare proprio la Inde su Vittorio Ravltia
Persone citate: Armando Campioni
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