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Ora la Indesit vuole «tagliare» entro II 1984 3409 posti (su 8067) negli elettrodomestici Mentre con Zanussi e Rei sta mettendo a punto il piano elettronica per la produzione di tv-color Ora la Indesit vuole «tagliare» entro II 1984 3409 posti (su 8067) negli elettrodomestici Il progetto illustrato ai sindacati prevede la concentrazione di produzioni e alleanze con altri costruttori ROMA — La Indesit ha preparalo un piano di ridimensionamento -per adeguare gli organici alle nuove dimensioni del mercato : prevede da qui c'.'.a line del! 84. ne! solo settore degli elettrodomestici. I eliminazione di 3409 posti di lavoro su un totale di 8067 I! piano e stato Illustrato ieri mattina a Roma alla Fini da Romano Manassero. componente del comitato direttivo della Indesit Spa e amministratore delegato della Indesit Elettronica Questo drastico taglio alla lorza lavoro, ha spiegato Mattassero ai sindacalisti, e ritenuto necessario |>or non compromettere i risultati del lavoro di risanamento deiiazieiuia torinese dopo la crisi, uscii? definitivamente dall'ammtnistrazione controllata nel giugno scorso, la Indesit ha chiuso il bilancio '82 con un piccolo utile (580 milioni). Intanto |>ero le condizioni de! mercato sono cambiate, la domanda di elettrodomestici ha subito un ridimensionamento rispetto agli anni del boom costringendo i produttori a rivedere l loro obiettivi Cosi la Indesit. dimensionata per vendere circa 2 milioni di elettrodomestici ranno prevede ora di venderne al massimo un milione e mezzo A questo si aggiunge il lavoro di razionalizzazione e di automazione di numerosi impianti, che porta a sensibili n spanni di manodopera Di qui le scelle -dolorose e comunque indispensabili- come le ha del mito Mattassero, illustrate alla Firn Eccole dei dottagli. Nel settore dello mac- LH clune |M-r lavaggio verrà concentrala nello stabilimento 2 di None, che produce lavabiancheria, anche la proci-azione delle lavastoviglie, che attualmente si etiottua nello stabilimento sette sempre di None: 1 operazione avverrà entro t primi nove mesi deli 84. [~5~| Noi settore dei ingoierl i £ I e previsto lo s'iostamento negli stabilimenti 12 e 16 di Teverola (Casertai della produzione dello stabilimento di Orbassano eccetto 1 Ingonleri a una ixirta o I congelatori verticali da 125 litri I! trasfe¬ rimento e previsto per i primi mesi dell 84. SPer il settore coltura e in programma la razionalizzazione delle lince di montaggio mentre il piano prevede una ristrutturazione complessiva del settore componentistica. Le novità riguarderanno in particolare lo stabilimento del compressori: si tratta di una produzione che richiedendo forti investimenti per essere economica, deve puntare su numeri molto alti, tre-' :nque milioni di pezzi lanno: una ci!ra. quindi, molto superiore alle necessita della Indesit; per questo sono in corso contatti con la Oepi e con ■ una grande società del settore (dovrebbe trattarsi della Zanussi) per produrre insieme I compressori necessari ad ambedue t gruppi oltre che da destinare alla vendita a terzi. Il personale ìiìdesit che vorrebbe occupato In questa -combinazionedovrebbe aggirarsi sulle 320 unita Ehi questo processo di razionalizzazione la Indesit prevede di investire entro la line del prossimo anno 14 miliardi. I e I L'intenzione della IndeL2J sit e di mettere In cassa integrazione gradualmente gli impiegali: sempre gradualmente, a partire dal 5 settembre, dovrebbero andare In cassa integrazione straordinaria a zero ore gli operai che. nel plano di ristrutturazione l'azienda giudicherà via via ' esuberanti: sarà cassa Inte- ; grazione senza la possibilità | di rotazione -perché — afterma l'azienda — ti tratta di , persona/e in effettiva esuberama- e quindi senza pro- ! spettivi- di rientro. HParallelamente a questa operazione andrà avanti quella riguardante il settore elettronica: mentre e già ope! rativa la società lndeslt-Zanussi-Re! per la produzione di i cinescopi professionali a Tc; verola. si stanno definendo i dettagli dell'altra società tra . Zanussi. Indesll e Rei per la produzione di televisori a coJori. Anche in questo settore. In cui la società torinese occupa circa 1800 persone, non ce da farsi illusioni: benché le ciIre degli occupali nella futura società non siano ancora sta* I le definite e fin troppo facile prevedere un'eccedenza di personale. Vittorio Kavizza