Solo quattromila, ma scatenati i fedeli del profeta Battiato

Solo quattromila, ma scatenati i fedeli del profeta Battiato Solo quattromila, ma scatenati i fedeli del profeta Battiato OENOVA — Nemmeno a Genova si sono risollevate le sorti della tournée del 'profeta» Battiato, che ha visto assottigliarsi le file dei suoi fedeli. Lo spettacolo di lunedi sera al Palasport, presentato puntando tutto sulla grandiosità (debitamente accentuata, di scenografie, cast e impianti) ha richiamato si e no quattromila persone, rinfoltite da un certo tardivo afflusso (probàbilmente a ingresso gratuP to) (fopb'JàihvtàaWvùhcièriOt 'ìV- Il momento ' sbagliati? per un tour—ha commentato un addetto ai lavori—una serie di spettacoli a febbraio avrebbe avuto ben altro successo». L'arca di Noè non è arrivata sull'Ararat delle classifiche, arenandosi invece ad altezze inferiori. Forse un'eccessiva ripetitività di formule e giochi evocativi ha appannato lo smalto di un inamovibile idolo della musica italiana. Qualche palma di dimensioni ridotte sullo sfondo, un palco imponente che spiccava ancora di più in un parterre con tante isole vuote, 44 mila watts di amplificazione (per un suono pulito, non distorto, ma decisamente troppo forte) coristi scelti tra i madrigalisti di Milano e un gruppo di accompagnamento composto praticamente da protagonisti non è bastato per attirare quei giovani che sino all'anno scorso facevano la fila per il musicista fenomeno. I quaranta milioni di cachet non sono stati bilanciati da incassi proporzionati. Eppure il concerto è risultato trascinante per il non nutrito pubblico. .Aperto dall'ormai consumato uomo di palcoscenico Alberto Radius (con 'Lombardia»), lo spettacolo ha rispettato il copione sperimentato nelle altre città: la serie di brani degli ultimi due album (alternati, secondo una tcelta clic ha privilegiato il nwòvofer la prima parte dello show e ti vecchio per la seconda) cuciti insieme da qualche canzone de 'L'era del cinghia- le bianco» e di « Up patriots to arms' e dagli interventi di Giusto Pio e Francesco Messina. Suonavano con Battiato, appunto Giusto Pio, Francesco Messina, Donato Scolese (batteria), Gianfranco D'Adda (percussioni), Filippo Destrieri (tastiere). Massimo Centofanti (tastiere). 1 momenti di maggior entusiasmo sono stati come prevedibile quelli delle esecuzioni del più noti successi risi reoen-te passato (per .Cuccuruccucu- non è mancato Wcoro del pubblico) ma la curiosità più viva ha caratterizzato il debutto di Francesco Messina con aggiunta di danzatrice del ventre che, con i suoi peraltro misuratissimi ancheggiamenti sotto il castlgatlssimo costume nazionale, ha provocato un veloce flusso verso le immediate vicinanze del palcoscenico. Vista l'esiguità del pubblico, non ci sono stati incidenti ad eccezione di un breve diverbio, sottolineato a pugni, poco prima dell'inizio del concerto, tempestivamente sedato dal più nerboruti tra i componenti del servizio d'ordine. Gli spettatori erano particolarmente eterogenei: giovanissimi, ultratrentenni, qualche cinquantenne e un paio di personaggi che hanno trascorso le due ore dello spettacolo pattinando in artistiche evoluzioni lungo il perimetro del Palasport. &. p.