L'Indesit licenzia i ministri litigano mercoledì sciopero per il «tv-color»
L'Indesit licenzia, i ministri litigano mercoledì sciopero per il «tv-color» Per spartirsi i fondi della Rei Finterà elettronica civile in subbuglio L'Indesit licenzia, i ministri litigano mercoledì sciopero per il «tv-color» MILANO — Mercoledì 18 maggio i lavoratori dell'elettronica civile scenderanno in piazza por tre ore. per sollecitare il governo ad intervenire con urgenza. La parola d'ordine delle manifestazioni sarà infatti: bloccare con l'aiuto dei soldi dello Stato i licenziamenti che le più importanti industrie del settore, soprattutto la Indcsit, hanno prcannunciato proprio in questi giorni come soluzione per far f rome alla crisi. Lo stato d'animo dei delegati sindacali e delle rappresentanze dei lavoratori che si recheranno a Roma per manifestare dinanzi al ministero dell'Industria rifletterà con ogni probabilità le profonde divisioni che il problema dell'elettronica sta esercitando tra le aziende, i politici e gli amministratori locali. In clima preclettorale, per di piti, gli uomini politici non sembrano disposti a perdere consensi su un problema cosi delicato come quello dell'occupazione. Il ministro del Bilancio. Guido Bodrato. e il leader repubblicano Giorgio La Malfa si fanno portavoce del malessere che l'annunciato licenziamento di 1370 dipendenti da parte della Indcsit provoca in Piemonte e in Campania. -Devo osservare sul caso Indcsit che Forte c Iiodralo sono itt grave ritardo. Avevo 'segnalato da parecchi giorni — dichiara La Malfa — il pericolo di un'intesa diretta tra ministero dell'Industria e Zanussi. che avrebbe avuto la conscguema di scaricare la disoccupazione sul Piemonte». Un Piemonte, va detto, appena colpito dalle chiusure degli impianti della Società italiana nylon a Ivrea e Pallanza. I giochi poi si complicano perché sulla scena appaiono nuovi protagonisti, sia da parte politica sia da quella industriale. L'onorevole Pomicino difende la strategia di un doppio polo dell'elettronica Nord-Sud, mentre la Philco si fa avanti per reclamare la sua fetta di miliardi. Il presidente della Confindustria, Vittorio Merloni, si schiera contro gli aiuti alla Zanussi, appoggiato dai raprcsenlanti della Candy. E i 380 miliardi che sono stati fino ad oggi messi a disposizione dal governo per mettere in ordine il settore appaiono di gran lunga Insufficienti. II contrasto di maggior rilievo, comunque, riguarda le aziende più grandi, cioè Za¬ nussi e Indcsit. Sulla prima si è già scritto molto: per certo si sa che sino a qualche giorno fa sembravano marciare speditamente le trattative tra la famiglia Zanussi e la «Consortiumo per un ingresso di quest'ultima nella compagine azionaria del gruppo di Pordenone. Poi c'è stato quasi un ripensamento e la situazione ora appare fluida. Riprende cosi quota il piano proposto dal presidente Lamberto Mazza, che si basa sul consolidaménto dei debili, sullo scorporo dell'elettronica, sui tagli all'occupazione, su un bel pacco di miliardi provenienti dalla Regione FriuliVenezia Giulia c sull'accordo appena firmato con la Phl lips. Se il governo decide di rilevare la divisione elettronica della Zanussi non ha più a propria disposizione i capitali necessari per la Indcsit, che si vede costretta pertanto a dare avvio ai licenziamenti e alla liquidazione dei propri interessi r>el settore. Il secondo aspetto della vertenza riguarda la sorte della Voxson e dcll'Autovox. Sino a qualche giorno fa i gioclù sembravano fatti: gli imprenditori delle marche guidati dal gruppo Cardinali sembravano disposii a riorganizzare Voxson e Autovox, appoggiandosi magari alla tecnologia della Philips per riorganizzare le due aziende. Poi è entrato in scena Ennio Brion che ha proposto di entrare nell'operazione insieme a Philips e Rei per dar vita alla nuova Autovox. E tutto viene ridiscusso e posto sul tappeto. Insomma, sono 43 le proposte di intervento arrivate sino ad oggi al ministero dell'Industria e i 390 miliardi a disposizione (ma 30 vanno alla Gepi) non sembrano sufficienti.-E' una coperta troppo piccola che i politici e gli imprenditori cercano di accaparrarsi alla meglio: c'è il dubbio che anche questa volta il governo spinto dalle pressioni politiche perda l'occasione per riorganizzare veramente il settore e distribuisca soltanto soldi a pioggia, in grado di tacitare oggi ma inutili per il domani. Gianfranco Modolo
Persone citate: Ennio Brion, Gianfranco Modolo, Giorgio La Malfa, Guido Bodrato, La Malfa, Lamberto Mazza, Rei, Vittorio Merloni, Zanussi
Luoghi citati: Campania, Ivrea, Milano, Pallanza, Piemonte, Roma
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