L'amministrazione controllata chiusa all' Indesit

L'amministrazione controllata chiusa airindesit I creditori accettano il concordato L'amministrazione controllata chiusa airindesit La Malfa: «Un passo avanti per il Piemonte» TORINO — L'assemblea dei creditori della Indesit spa (in amministrazione controllata dall'autunno '80) hanno accettato ieri mattina a grandissima maggioranza il concordato preventivo proposto dall'azienda a ripianamento dei 150 miliardi di debill. Il piano prevede il pagamento del 40 per cento dei crediti chirografarl (cioè quelli privi di particolari garanzie) entro sei mesi e l'offerta di facoltà di soddisfare il restante 60 per cento del credito con l'assegnazione di azioni privilegiate della Indesit Spa del valore nominale di lire 10 mila caduna emesse con sovrapprezzo di lire 30 mila ogni 40 mila lire di credito residuo. In garanzia l'Indisi! ha annunciato che l'Isveimer (Istituto sviluppo economico dell'Italia meridionale) ha accolto la richiesta di finanziamento per 40 miliardi. I creditori privilegiati (in gran parte enti di previdenza) che aspettano undici miliardi, saranno invece pagati in contanti. L'approvazione a larghissima maggioranza del concordato preventivo, comprendente, oltre al resto la proposta per I creditori chirografarl di entrare a far parte della compagine azionaria, si spiega, tra l'altro, con il fatto che la Indesit si è presentata a questo appuntamento con una situazione decisamente migliorata: il bilancio si chiude in sostanziale pareggio. A proposito dell'uscita dall'amministrazione controllata l'on. La Malfa, che aveva seguito la vicenda della Indesit come ministro delegato ai problemi del Piemonte nel governo Spadolini, ha espresso la sua soddisfazione «perché un problema di produzione e di occupazione assai grave e difficile si è avviato ad una soluzione positiva».

Persone citate: La Malfa, Spadolini

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Torino