Indesit: a casa 2300 operai

Indesit: a casa 23QO operai Indesit: a casa 23QO operai Messi in Cassa integrazione straordinaria a partire dal primo gennaio Scioperi ed assemblee dei lavoratori, ieri e oggi, negli stabilimenti piemontesi della Indesit, per protestare contro la decisione aziendale di mettere in Cassa integrazione a zero ore, a partire dal 1* gennaio, 2300 dei 3400 dipendenti. Il provvedimento rientra nel programma di ristrutturazione aziendale che prevede un forte ridimensionamento occupazionale. I lavoratori degli stabilimenti torinesi della Indesit erano fino a qualche anno fa oltre 5000; attualmente sono 3400 e dovrebbero scendere a 1100. La sospensione dal lavoro degli oltre duemila operai viene giudicata dal sindacato un grave atto unilaterale da parte della direzione aziendale che prelude ai licenziamenti collettivi. In seguito alla decisione di ricorrere alla Cassa straordinaria, si sono interrotte le trattative tra la Indesit e la Firn riguardanti il piano di ristrutturazione. Altro elemento che ha aggravato le relazioni tra le parli è l'annuncio dell'azienda di non voler più anticipare al lavoratori sospesi l'erogazione della cassa integrazione. it Assemblea aperta dei dipendenti della Cait di Borgaro, azienda che fornisce precotti e surgelati alle mense aziendali. Assemblea e blocco dei cancelli, In altre parole sciopero, per la decisione di licenziare 21 dipendenti del 130 occupati. Il provvedimento scattato nei giorni scorsi ha provocato ieri una manifestazione che ha avuto momenti di asprezza quando le maestranze hanno impedito l'uscita di un paio di automezzi che dovevano rifornire alcune mense: per agevolare l'uscita dei camion sono Intervenuti I- carabinieri di Caselle e tra le forze dell'ordine ed I «picchetti» è sorto un tafferuglio terminato con il fermo di due dipendenti.

Luoghi citati: Borgaro