«All' indesit metà dei dipendenti in fabbrica non ha niente da fare»
«Airiiulesit metà dei dipendenti in fabbrica non ha niente da fare» L'azienda vorrebbe ridurre gli addetti da 8037 a 3747 «Airiiulesit metà dei dipendenti in fabbrica non ha niente da fare» TORINO — Quasi 12 mila dipendenti all' inizio degli Anni 80, prima della crisi; 8037 oggi (ma circa la metà è In cassa integrazione); 3747 se sarà realizzato 11 piano di tagli proposto l'altro giorno al sindacati. I tagli di occupazione erano previsti da tempo; 11 aveva annunciati a più riprese 1' amministratore delegato Mario Nobili. Nel settore degli elettrodomestici «bianchi» il mercato attuale della società è di un milione 300 mila pezzi contro gli oltre 2 milioni '300 mila di prima della crisi e una capacità produttiva di 3 milioni. Nel settore degli apparecchi tv la produzione è cessata nel marzo scorso In attesa che decolli la società con Zanussi e Rei. Negli elettrodomestici l'obiettivo realistico è quello di mantenere le quote attuali: 13% in Italia, 14% nelle esportazioni; prospettive migliori esistono nei settori nuovi: nella Indeslt Engeneerlng, nella Eurovideo, che produce terminali video professionali, nel campo del registratori di cassa. Nobili aveva anche assicurato che non vi sarebbero stati licenziamenti. Che cosa si vuole fare ora? «Non abbiamo intenzione di drammatizzare — dicono alla Indeslt — ma abbiamo voluto porre un problema che per noi è vitale. E' impensabile che un'azienda possa sopportare all'infinito un 50% della propria manodopera in cassa integrazione; né, in assenza di sbocchi positivi, sono compatibili con le esigenze di efficienza gli accordi che abbiamo fatto un anno fa sulla cassa a rotazione settimanale o mensile e sul lavoro part-time. Non poniamo scadenze, ma una cosa è certar non possiamo sopportare aggravi di costi in un mercato In'cui esiste una fortissima concorrenza sul prezzi. Il problema del costi è per noi Irrinunciabile. L'obiettivo è quello di avere al lavoro le persone che servono. CI rendiamo conto del problema sociale che si apre, ma la Indeslt da sola non è In grado di farsene carico». Le ragioni dell'azienda non convincono evidentemente 11 sindacato, che da Ieri ha organizzato assemblee in fabbrica, oggi tiene il coordinamento del gruppo per il Nord e per venerdì ha indetto 2 ore di sciopero,, Vittorio Ravizza
Persone citate: Mario Nobili, Rei, Vittorio Ravizza, Zanussi
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