«Non dò l' Indesit al primo venuto»
«Non dò rindesit al primo venuto» Il commissario punta al rilancio «Non dò rindesit al primo venuto» TORINO — Il rlavvlo dell'attività Indeslt sembra partito bene. «A fine anno — dice 11 commissario Giacomo' Zunlno — probabilmente supereremo l'obiettivo che ci eravamo prefissi con la prima parte del plano operativo ottobre-dicembre! arriveremo a produrre circa 100 mila pezzi, contro 190 mila che ci eravamo prefissi». La ripresa del lavoro In due stabilimenti di None e In altrettanti di Teverola. in provincia di Caserta, ha trovato positiva accoglienza sul mercato Italiano e su quelli esteri dove la società, sottoposta alla legge Frodi, è tradizionalmente più forte, in particolare In Gran Bretagna. A gennaio, poi, partirà la seconda parte del plano di rilancio, che Zunino . la scorsa settimana ha presentato al ministero dell'Industria, al Cipt e ai sindacati. Complessivamente, da ottobre fino a giugno, esso prevede la produzione di 422 mila apparecchi comprendenti l'intera gamma dell'azienda: frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, cucine. Oli occupati arriveranno, nell'SS, alla cifra massima di 1845 di cui 700 a None, 870 a Caserta e il > resto rappresentato da impiegati e ausiliari. L'azienda torinese di elettrodomestici è quindi in una fase cruciale. Il mercato ha risposto bene alla ripresa del lavoro, segno, dice Zunino, «che 11 marchio Indeslt continua a dimostrare la sua vitalità e validità*. Ma questo non elimina i problemi finanziari. L'azienda in questa fase paga immediatamente i fornitori mentre gli incassi arrivano con le consuete dilazioni. La legge Prodi, sottolinea il commissario, non concede finanziamenti ma offre solo garanzie per prestiti bancari. «Chiederemo lo garanzia dello. Sta- to a fronte degli affidamenti che saranno concessi dal sistema bancario onde consentire l'attuazione del plano che prevede, fra l'altro, investimenti per 3,6 miliardi». /( salvataggio dell'Indeslt, sottolinea, è un fatto sociale; il governo vi si sta impegnando concretamente, il sindacato sul piano di risanamento «ha espresso pareri — dice Zunino — che denotano senso di responsabilità e attenzione per le difficoltà in cui l'azienda sta operando». Ora ci si attende un'analoga attenzione delle | banche. «Il plano di risanamento, d'altra parte — dice il commissario — è una delle condizioni Indispensabili per dare sbocchi concreti alle trattative In corso circa il futuro dell'azienda». I contatti per trovare un acquirente, infatti, continuano, «continua l'Interesse di vari gruppi per la Indeslt» ma qualunque trattativa è subordinata a una concreta ripresa dell'azienda. •Non sono disposto a dare la Indeslt al primo rivenditore di elettrodomestici — dice Zunino — ma per negoziare da una posizione di forza devo poter contare su un'azienda che funzioni, Resta aperto il problema drammatico della manodopera esuberante. I dipendenti sono attualmente ancora circa 7000, la Indeslt «nuova dimensione' ne potrà occupare poco più di 1800 (più altri 400 della controllata Rtc). Secondo Zunlno al Nord il problema degli esuberi è risolvibile con una legge che consenta il prepensionamento a SO anni; al Sud la situazione è ancora più complessa, occorre «una soluzione economico-politica». Vittorio Ravizza
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