Casi di silicosi nell'Ossola tra i lavoratori della pietra

Casi di silicosi nell'Ossola tra i lavora fori della pietra Accertamenti dell'equipe di medicina del lavoro dell'Usi Casi di silicosi nell'Ossola tra i lavora fori della pietra Riguarda sei dipendenti di aziende diverse - La scoperta ha suscitato un certo allarme DOMODOSSOLA — Non è ancora scomparsa del tutto la silicosi nell'Ossola. Il nuovo servizio di Medicina del Lavoro dell'Usi ne ha accertati sei casi fra 1 dipendenti del settore lapideo. Slamo ben lontani dal tempi delle miniere d'oro della Valle Anzasca quando la popolazione attiva di Interi paesi era flagellata dal morbo. Ma la scoperta dei sei casi ha suscitato comunque un certo allarme. OH accertamenti sanitari sono stati compiuti in un controllo molto vasto che ha interessato centinaia di lavoratori e decine di aziende ossolane. Il nuovo servizio di Medicina del Lavoro, che opera nell'ambito del settore di Igiene' pubblica dell'Usi, è stato avviato nell'ottobre del 1984 con una sede operativa ambulatoriale ed è stato affidato al dottor Francesco Lembo. Ed è appunto dal bilancio del primo anno di attività che sono emersi 1 dati sulla silicosi. E' stato varato anche un interessante programma di ••tutela della salute dei fanciulli, adolescenti e donne»! avviati al lavoro. Sono state effettuate visite preventive' su questi soggetti all'atto della loro assunzione e sono poi stati previsti successivi con-! trolli annuali. Per 1 ragazzi destinati all'apprendistato, li servizio ha provveduto alla' compilazione di un libretto! sanitario individuale e di ri-', schio che e stato inviato a tutte le aziende per evitare, come previsto dalla legge, che vengano esposti a lavori pericolosi, faticosi o Insalubri. Il controllo sanitario svolto nel mondo del lavoro giovanile è stato programmato ed effettuato con la collaborazione del medici del servizio di Igiene Pubblica. Nel primo anno di attività del nuovo servizio, sono state effettuate visite a 615 lavoratori in forza a un'ottantina di fabbriche. Le visite hanno interessato prevalentemente le aziende che operano nel settore estrattivo e nella lavorazione della pietra ma anche 1 dipendenti di industrie siderurgiche e i chimiche. I casi denunciati di malattie professionali sono stati undici: oltre al sei della silicosi, tre lavoratori sono risultati af¬ fetti da ipoacusia da rumore e due da malattia provocata da strumenti vibranti. 'Entro qualche mese — dicono all'Usi— il nuovo servigio sarà in grado di elaborare dei dati epidemiologici definitivi nel settore lapideo per quanto concerne i due rischi predominanti: polveri stllcotigene e rumore'. Contemporaneamente alla sorveglianza sanitaria sul lavoratori, l'equipe di Igiene Ambientale ha proceduto a un'indagine su un gruppo campione di cave e laboratori di trasformazione della pietra, in un'azienda chimica e in un gruppo di carrozzerie. E' stato infatti programmato anche un Intervento di prevenzione delle patologie che si possono contrarre lavorando nelle carrozzerie. I risultati dell'Indagine ambientale, che procede di pari passo con gli accertamenti sanitari sul lavoratori, saranno resi noti quanto prima. Dall'aprile scorso, è inoltre in atto uno «screening» tubercollnico per verificare l'Incidenza di questa malattia nel giovani e nel totale del lavoratori del settore lapideo. Olà nel primi mesi, 11 numero di test positivi è risultato piuttosto elevato. Adriano Velli