Alla Indesit negata Cassa integrazione

Alla Indesit negata Cassa integrazione Natale amaro per i quattromila dipendenti Alla Indesit negata Cassa integrazione Il Cipi non ha deliberato il riconoscimento dello stato di crisi TORINO — Natale amaro per i 4 mila lavoratori della Indesit (1700 a None, 2300 in Campania): il Cipi, riunitosi mercoledì, non ha deliberato il riconoscimento dello stato di crisi, atto indispensabile per la concessione di ulteriori periodi di cassa integrazione. L'imprevista decisione (erano intercorsi accordi presso il ministero dell'Industria) è piombata come una mazzata sui dipendenti dell'ex colosso dell'elettronica che hanno alle spalle otto anni di diffi¬ coltà economiche e ansie per il futuro. In maggioranza i cassintegrati Indesit sono donne di mezza età; due elementi che rendono questa mano d'opera difficilmente collocabile (a meno di incentivi alle imprese) sul mercato del lavoro. Dal settembre scorso (il Cipi aveva approvato la concessione della Cig a copertura del periodo giugno-settembre '88) i lavoratori non percepiscono più alcun tipo di sussidio; anche nell'ipotesi che in una nuova riunione del Cipi a metà gennaio venga deciso il pagamento di un ulteriore periodo di cassa Ano al settembre '89 i lavoratori non riceveranno un soldo almeno fino al marzo prossimo. Negli ambienti sindacali pinerolesi le notizie trasmesse da Roma hanno suscitato inquietudine e preoccupazione. Spiega Mauro Suppo, della Fiom: «£' la seconda volta che con motivazioni strane il Cipi fa saltare la cassa integrazione; a questo punto vorremmo capire che cosa ci sta sotto realmente. E non vorremmo che questa storia finisse come la vicenda della Seleco'. L'amaro riferimento è alla situazione dei 250 lavoratori ex Indesit (di uno stabilimento di None non rilevato da Merloni, ma dalla Seleco) per i quali sono pronte (a fronte di un mancato riconoscimento di proroga della Cig) le lettere di licenziamento e per i quali il sindacato sta cercando con l'azienda una soluzione alternativa. Dura e preoccupata la reazione dell'assessore regionale al lavoro Cerchio: 'Non nascondo l'amarezza per i contorni, al limite del grottesco, che sta assumendo la vicendo ed esprimo solidarietà ai lavoratori che attendono risposte e proposte chiare sulla loro sorte futura: Cerchio (che manifesta sorpresa per le decisioni del Cipi «in quanto esistevano precisi accordi, ora disattesi') sostiene, in accordo con il sindacato e con l'amministratore straordinario prof. Zunino, 'la necessità che venga concessa la Cig e contestualmente avviata subito l'attività della commissione grandi eccedenze'. Marina Cassi