Senza Cjg 4000 lavoratori Indesit e Seleco

Senza Cjg 4000 lavoratori Indesit e Seleco Senza Cjg 4000 lavoratori Indesit e Seleco Duemila sono nell'area torinese - Il Cipe, che avrebbe dovuto approvare il decreto mercoledì, non ha neppure messo la questione all'ordine del giorno - Cadute nel nulla alcune proposte di prepensionamenti Da giugno, oltre 1700 lavoratori della Indesit (quelli esclusi dall'accordo con la Merloni) nell'area torinese, 2200 nella zona di Caserta e 270 della Seleco non ricevono l'indennità della Cassa integrazione guadagni, n Cipe, che mercoledì scorso avrebbe dovuto approvare il decreto, no j ha neppure posto all'ordine del giorno il problema. In questo modo i tempi per una soluzione sono slittati al prossimo autunno, con tutti i rischi connessi Contro questa prospettiva da tempo si battono l'ori. Gianni Alasia, responsabile della Commissione Lavoro del pei, il consigliere regionale Calligare e Marisa Mottura, del Consiglio di fabbrica. «Contro dei sordi — dicono amari —. La vicenda, drammatica dal punto di vista umano, è stata dimenticata. La commissione ministeriale per le eccedenze di mano d'opera avrebbe dovuto riunirsi il 21 luglio e invece tutto è stato rinviato, n Cipe stesso trascura questi oltre 4000 lavoratori dimostrando una insensibilità deprecabile. Non vorremmo ora che tutto ciò presagisse ad una condanna». Giacomo Zunino, commissario in base alla legge Prodi e Loordinatore del Comitato che dovrebbe ricercare nuove occasioni di lavoro per gli operai rimasti fuori dalla nuova Indesit, non nasconde i timori per una situazione sull'orlo del tracollo. «Esprimo gravi preoccupazioni per questa notizia — ha dichiarato ieri—ed auspico un pronto intervento, in particolare del ministero del Lavoro, affinché questo problema venga affrontato e risolto con l'attenzione che merita e in tempi brevi». Interviene l'on. Alasia: «Da parte nostra, già il 14 aprile deU'87 avevamo illustrato al ministro una serie di concrete proposte. Nell'ottobre dello stesso anno il consiglio regionale le aveva poi fatte proprie, approvando un or¬ dine del giorno. Il presidente dei senatori comunisti, i parlamentari torinesi del pei, dp e sinistra indipendente hanno più volte protestato e sollecitato una maggiore attenzione. Ma di fronte ad una delle più rilevanti crisi occupazionali del nostro Paese si preferisce trascinare le cose in modo indegno». Quali proposte sono state avanzate? «Si tratta di un ventaglio di soluzioni e di interventi — conclude Alasia —. Abbiamo chiesto di quantificare le esigenze occupazionali dei circa 60 Comuni pinerolesi del bacino Indesit per verificare possibili assorbimenti di personale; con un provvedimento di prepensionamento, così come è accaduto per la siderurgia, in due anni potrebbero essere interessati oltre 400 lavoratori. Infine si può fare ricorso alla formazione lavoro, alla legge 444 sul pubblico impiego, e mantenere le promesse, in particolare nei confronti della Seleco». ad. prò.

Persone citate: Alasia, Giacomo Zunino, Gianni Alasia, Marisa Mottura, Merloni

Luoghi citati: Caserta