Piede-di-fata contro il tridente di Bruno Bernardi

Piede-di-fata contro il tridente SERIE B Fascetti rispolvera Muller con Pacione e Skoro per superare il Catanzaro Piede-di-fata contro il tridente // vecchio Palanca (36 anni) fa paura al Toro TORINO. Il Torino si ripresenta oggi al Comunale impugnando il tridente Skoro-Pacione-Muller, per vincere e dare il via all'operazione-sorpasso sul Pisa, impegnato a Cagliari. E il Catanzaro, fanalino di coda, rispolvera Massimo Palanca, 36 anni, detto «piedino di fata» per le magiche punizioni che il suo sinistro numero 36 riesce ancora a trasformare in gol. Ne ha già due all'attivo in 14 presenze, molti sono spezzoni poiché, per l'età non più verde, non è titolare fisso e va spesso in panchina. E' il veterano della Serie B, insieme con Martina, portiere di riserva del Torino, più anziano di cinque mesi. «Il fisico asciutto ed una vita familiare tranquilla, i segreti della mia longevità», sorride sotto i baffi Palanca, originario di Loreto, in provincia di Ancona, incrociando Totò Schillaci, ex bomber della B che sta confermando le sue doti nella Juve, ed essendo squalificato si è allenato ieri mattina contemporaneamente al Catanzaro. Palanca non ha vizi. Si conce¬ de sei-sette sigarette al giorno. La sua passione è da sempre il calcio. Catanzaro, dove si è affermato in Serie A contribuendo a tre promozioni, per ritornarvi dopo non aver sfondato a Napoli ed essere sceso addirittura in C2 con il Foligno, è ormai la sua città adottiva. Quando smetterà (ma non ha ancora deciso se accadrà a fine stagione) rimarrà nei quadri della società giallorossa. «Il presidente Albano mi ha assicurato che, fino a quando ci sarà lui, rimarrò al suo fianco, ora come giocatore, in un prossimo futuro magari come dirigente», rivela Palanca. G. B. Fabbri gli affiderà la maglia n. 10 in un Catanzaro che vuole abbandonare l'ultimo posto, diviso con Foggia, Como e Barletta, e cerca il sesto pareggio consecutivo in trasferta. «Abbiamo 12 punti, la metà del Torino, ma è una classifica bugiarda che non rispecchia il nostro valore: ci salveremo», promette Palanca. Fabbri schiererà: De Toffol; Elli, Martini; Cotroneo, Corino, Miceli; Loseto, G. Mauro (fratello dell'ex juventino), Lorenzo, Palanca e Bresci. Con Fabbri, Pispoli, Ortolini.. De Vincenzo e Rebonato in panchina. Sarà un Catanzaro barricadero? «Noi, fuori casa, difficilmente perdiamo: il Torino avrebbe dovuto "ammazzare" il campionato, invece trova delle difficoltà perché la B è molto dura. Sulla carta, per noi è una tappa proibitiva, i granata dovranno sudare e noi non saremo soli», risponde l'uomo-bandiera del Catanzaro. Infatti la colonia calabrese residente a Torino sarà numerosa allo stadio, in una sorta di derby. Il Toro lo sa. Fascetti rilancia Muller, dopo l'esclusione di Avellino più disciplinare che tecnica, e recupera Pacione. Ma deve rinunciare a Mussi, operato di menisco, Ferrarese, infortunato, e Policano, squalificato. In campo andranno: Marchegiani; E. Rossi, Bianchi; Enzo, Benedetti, Cravero; Skoro, Romano, Muller, Venturin e Pacione. A disposizione: Martina, Sordo, Lentini, Carbone e Fimo- gnari. L'unico dubbio riguarda il medico Campirti, acciaccato. Il suo collega Laudi è in preallarme per la panchina. Muller si è impegnato a fondo nell'ultimo allenamento. Non segna dal 1° ottobre ed ha promesso un gol da dedicare alla curva Maratona come regalo di Natale ai tifosi. Domani andrà a Rotterdam dove mercoledì giocherà in Nazionale nell'amichevole con l'Olanda e poi volerà in Brasile per le vacanze natalizie. Fascetti gli ha chiesto di tornare il 27 dicembre in tempo per Messina. Ci sarà? Fascetti allarga le braccia: «Ci conto. Vedremo». Il problema, per ora, non si pone. C'è prima il Catanzaro. Fascetti si aspetta avversari chiusi ma, poiché hanno un solo marcatore, la Formula-3 potrebbe dare buoni frutti: «A patto che si giochi con intelligenza, senza ricadere negli errori commessi con Foggia e Triestina, lasciando ampi spazi al contropiede degli avversari». Bruno Bernardi