Protesto Indesit

Protesta Indesit Orbassano. Cassintegrati in corteo Protesta Indesit Presentato in Regione un documento con quattro proposte per sistemare chi non rientrerà più in fabbrica: finanziamenti Cee, corsi di formazione, assunzioni incentivate, progetto ecologico ORBASSANO — I dipendenti Indesit in cassa integrazione hanno manifestato ieri a Torino. In corteo hanno raggiunto le sedi dell'Unione Industriale, in via Fanti 17, e dell'Api, in corso Galileo Ferraris 70, e consegnato centinaia di domande di assunzione anche «con salario d'ingresso». In particolare, l'Api è disponibile a collocare questi lavoratori, ma soltanto se verrà approvata la nuova normativa nazionale. Una delegazione, di cui facevano parte Antonio Buzzigoli (Cisl), Bruno Torresin (Uil), Aldo Bologna e Marilde Provera ( Cgil) e una ventina di delegati, è, poi, stata ricevuta dall'assessore regionale al Lavoro Cerchio, al quale è stato presentato un documento con quattro proposte che potrebbero aiutare a risolvere lo spinoso problema Indesit, anche perché la cassa integrazione scade a settembre (interessa, nell'area del Pinerolese, circa 1500 addetti, di cui 1170 donne, e 2200 a Caserta). In primo luogo, il sindacato chiede l'approvazione della legge regionale che destina contributi alle aziende intenzionate ad assumere i cassintegrati. La norma è già stata deliberata dalla giunta ma, per renderla operante, occorre ancora il «sì» della commissione tecnica. Al secondo punto, si sollecita la Regione a dare il via ai corsi di formazione professionale per le qualifiche più carenti. «7 fondi Cee — sottolineano Cgil, Cisl e Uil — sono già disponibili in quanto Torino è considerata area da reindustrializzare: è sufficiente formularei programmi». Terzo punto: il sindacato, con l'appoggio di alcune aziende che operano nel settore ecologico, ha messo a punto un piano di interventi per «ripulire» l'ambiente, il progetto base coinvolge 95 persone. L'ultima proposta consiste nel rilancio della mobilità esterna. Cassintegrati Indesit attendono di essere ricevuti in Regione