Evoluzione continua nei cuscinetti a sfera

Evoluzione continua nei cuscinetti a sfera Sempre nuovi prodotti della Skf Evoluzione continua nei cuscinetti a sfera TORINO — Cuscinetti del diametro di 2 millimetri per i giroscopi dei velivoli spaziali e cuscinetti del diametro di 7 metri destinati ad impianti siderurgici; cuscinetti in oltre 25 mila varianti: radiali o obliqui a sfere, a rulli cilindrici e conici, orientabili a sfere e a rulli, e poi ancora cuscinetti molto particolari, come quelli in ceramica, o quelli a gas per le altissime rotazioni; cuscinetti sfornati al ritmo di 500 milioni l'anno in 80 stabilimenti di 17 Paesi e venduti praticamente in tutto il mondo. Questa in sintesi la fotografia della Skf, fondata nel 1907 in Svezia, presente in 130 Paesi con 200 società, primo produttore mondiale del settore, in Italia con la Riv Skf di Torino. La società è stata presentata nei giorni scorsi agli studenti di ingegneria del Politecnico nel corso di un incontro con i suoi vertici tecnici. E' stata l'occasione per illustrare l'evoluzione in corso e quella prevedibile nel settore. In particolare nell'auto l'industria ha scelto la strada dell'assemblaggio dei sottocomponenti come linea guida per lo sviluppo del proprio"prodotto; l'industria dei cuscinetti a sfera ha dovuto adeguarsi passando via via a prodotti sempre più complessi; esempio tipico quello dei cuscinetti ruota dove, partendo dal montaggio di normali piccoli componenti, si è arrivati alla «unità mozzo» completa. Nel campo dei grandi impianti (acciaierie, cartiere) si tiene sempre più conto degli aspetti economici ed ambientali; nel caso presentato durante l'incontro, nel progettare i cuscinetti con protezioni integrate per i cilindri di un laminatoio destinato a produrre lamiera per uso alimentare si è ridotta drasticamente la quantità di lubrificante, con risparmi di gestione e con l'eliminazione dell'inquinamento della lamiera causato dal lubrificante stesso. v. rav.

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