Indesit di None dimezzati i licenziamenti

i licenziamenti i licenziamenti La Merloni fa marcia indietro e gli 832 dipendenti degli stabilimenti Indesit di None tirano un sospiro di sollievo. Nell'incontro che si è tenuto lunedì sera all'Unione industriale di Roma, l'azienda ha anticipato ai sindacati il nuovo piano industriale. I tagli, a None, non supereranno, entro il '92, le 230 unità, tra cui un centinaio di prepensionamenti, in luogo dei 504 annunciati a settembre. La produzione prevista per il '92 dell'unico stabilimento che rimarrà in vita sarà di 400 mila pezzi, tra cucine e lavastoviglie, e non di soli 177 mila. L'altra sera l'accordo non è stato siglato, ma le organizzazioni sindacali Firn Fiom e Uilm sono soddisfatte per questa inversione di rotta. Il nuovo incontro con la Merloni è previsto per il 4 dicembre. Stamane si tengono le assemblee nelle quali saranno illustrate ai dipendenti le ultime novità. Un elettrodotto con forte impatto ambientale, quello che dalla Francia, passando dal Moncenisio, attraversa la Valle di Susa fino a Piossasco. Il progetto dell'Enel non piace, la gente non gradisce, anzi si ribella. Ieri è pervenuta alla presidenza dell'assemblea regionale una petizione con circa 6 mila firme (altre 2 mila se ne aggiungeranno presto) con un invito perentorio: «Bloccate tutto». La questione è stata discussa in Consiglio. L'assessore Nerviani ha respinto i toni allarmanti del messaggio (nel quale si lamenta tra l'altro il pericolo che i campi elettromagnetici possano nuocere alla salute), osservando che già per l'elettrodotto Leinì-Piossasco l'Usi di Ivrea aveva escluso possibili danni alla salute. ^Inoltre, da ripetuti sopralluoghi è emerso che l'impianto non altererebbe «in modo irreversibile i lineamenti paesistici dei luoghi». Senza contare che l'elettrodotto costituisce un'infrastruttura di approvvigionamento energetico, di cui il nostro Paese non può fare a meno, come non può fame a meno l'industria che gravita nella Valle. Chiaro che la Regione farà di tutto, intervenendo presso l'Enel, per evitare eccessivi sfregi al paesaggio magari individuando con l'Ente un tracciato alternativo che tenga conto dei legittimi interessi locali e del territorio: questo, in sintesi, il contenuto di un ordine del giorno della giunta approvato a maggioranza. Respinto un documento alternativo firmato dal pei, e dai rappresentanti della Lega nord e dai gruppi «verdi». La presidente del Consiglio Carla Spagnuolo ha comunicato che a febbraio sarà organizzato in Valle Susa un convegno di studio sugli effetti ambientali dell'elettrodotto. [p. p. b.]