Alla Indesit in arrivo altri tagli?

Alla Indesit in arrivo altri tagli? None Alla Indesit in arrivo altri tagli? NONE. Altre brutte notizie per la Indeait. Dopo che i 4000 cassintegrati hanno appreso venerdì scorso che non ci sarà una proroga della cassa integrazione, ora la preoccupazione si estende anche per il posto di quei 1074 che, in Piemonte, lavorano ancora. I sindacati temono un nuovo ricorso alla «cassa» e in una riunione tenutasi ieri hanno deciso uno sciopero di 5 ore e un corteo di proteste per lunedì. Che cosa sta accadendo? Com'è noto il gruppo Merloni ha annunciato tempo fa che, a. causa di un mercato europeo che non «tira», gli organici verranno ridotti di mille unità. A pagare sarà lo stabilimento portoghese di Setubal (200 addetti) ma gli altri 800 saranno individuati tra i 2500 che lavorano in Italia. E gli stabilimenti di None, ormai superati, costituiscono l'anello debole della catena. «La direzione ci ha già annunciato che la lavorazione delle lavatrici sarà trasferita nel Casertano, senza dirci se, in cambio, avremo qualcosa» spiega Mauro Suppo, segretario della Fiom per il comprensorio di Pinerolo. I sindacati ipotizzano la cassa integrazione per almeno 600. Per esaminare la situazione, ieri si è tenuto un incontro tra il coordinamento dei delegati di fabbrica e i responsabili Firn, Fiom e Uilm. In quella sede si è deciso lo sciopero e la manifestazione. Il corteo arriverà al Palazzo della Regione. I sindacati chiederanno di poter utilizzare la sala del Consiglio per incontrare l'assessore al Lavoro, partiti e parlamentari piemontesi. Interverranno i segretari nazionali di Firn, Marelli, Fiom, Mecozzi, e Uilm, Duo. A tutti verrà chiesto di adoperarsi per impedire i tagli.