Indesit di nuovo speranza

AOrbassano AOrbassano Indesit di nuovo speranza Torna la speranza per i 1500 dipendenti Indesit di Orbassano e None (l'80% sono donne con oltre 40 anni), in cassa integrazione da due anni e mezzo. I sindacati confederali hanno incontrato il ministro del Lavoro, Carlo Donat-Cattin, la scorsa settimana, approfittando dell'inaugurazione di una sede Inps. «Gli abbiamo chiesto - spiega Fazio (Uilm) - di sollecitare una proroga della cassa integrazione, che scadrà il 26 agosto, e di utilizzare il prepensionamento per i 430 ultracinquantenni. Donat-Cattinha assicurato il suo intervento così come ha fatto l'anno scorso per i lavoratori di Pinerolo». Martedì si riunisce a Roma la Commissione interministeriale grandi eccedenze Indesit aperta a sindacati, associazioni imprenditoriali ed esponenti delle Regioni Piemonte e Campania - per vagliare le due richieste, al momento contro la legge. Nel frattempo, il commissario straordinario che regge l'azienda ha già inviato il preavviso di licenziamento agli impiegati di sesto e settimo livello. L'Indesit andò in crisi di liquidità nel 1980 quando aveva 6500 dipendenti e stabilimenti ad Orbassano, None e nel Casertano. In amministrazione straordinaria dall'85, nel gennaio '88 fu acquistata dalla Ariston, che mantenne solo 2500 dipendenti e parte delle unità produttive a None. [n. gui.]