Silicosi, sospese le visite fuori Volle

Silicosi, sospese le visite fuori Volle L'Inail ha accolto le obiezioni dei sindacati Silicosi, sospese le visite fuori Volle AOSTA. «La sede Inail di Aosta ha sospeso l'invio dei malati di silicosi a visite di controllo fuori Valle». L'annuncio è stato dato ieri in consiglio regionale dall'assessore alla Sanità Angelo Lanièce. «il problema - ha continuato Lahièce - sarà ribadito dai parlamentari valdostani alla direzione nazionale dell'Inali». L'Istituto aveva disposto visite di accertamento nelle cliniche universitarie di Genova, Pavia, Torino e Milano per gli assistiti che avevano chiesto la revisione per aggravamento. «Abbiamo esaminato una prima serie di pratiche - aveva detto il direttore dell'Inail Gianfranco Andrianopoli -; nell'80 per cento dei casi la malattia è ipervalutata o dubbia, per cui abbiamo disposto controlli in cliniche specializzate». «Non si può - hanno replicato i sindacati -: una legge regionale prevede che le visite vengano effettuate nelle strutture sanitarie valdostane». Sulla vicenda è intervenuto anche il giudi¬ ce istruttore Gianni Franciolini, che sta per concludere un'indagine su presunte pensioni d'invalidità «facili»: «L'esistenza o meno delle silicosi non è questione sindacale e neppure può essere oggetto di eventuale propaganda politica ed elettorale: costituisce esclusivamente questione medicolegale». La discussione è poi arrivata in Consiglio regionale. L'assemblea ha incaricato l'assessore alla Sanità di fare quanto necessario «per la piena tutela dei diritti acquisiti dai silicotici valdostani». «Non è nostra intenzione difendere chi ha ottenuto la pensione con il dolo - ha affermato il socialista Liborio Pascale, promotore di un'interrogazione -, ma vogliamo tutelare chi è costretto ad accertamenti illegittimi. L'ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio è la risposta più appropriata a chi ci ha accusato di portare avanti iniziative di tipo elettorale». [s. m,] Angelo Lanièce