Licenziati 340 dipendenti Indesit

Licenziati340 dipendenti Indesit Da agosto non sono pagati i sussidi a 800 lavoratori Licenziati340 dipendenti Indesit Da ieri, si è ulteriormente aggravata la situazione occupazionale nel Pinerolese: sono stati licenziati 340 dei 1150 èx dipendenti della Indesit, usciti dalla produzione dal 1980. Il 9 febbraio è infatti terminato l'anno di mobilità - in realtà è scaduta una proroga di sei mesi di cassa integrazione che però è stata scalata dal periodo di mobilità - per i lavoratori «under 40». «Queste persone - spiega Vincenzo Beltramino, responsabile Cgil per l'Indesit - rappresentano il fallimento della politica occupazionale del governo: in tredici anni non è stato fatto nulla, nonostante le proposte del sindacato, per favorirne il reinserimento nel mondo del lavoro, nonostante potessero essere particolarmente appetibili dalle imprese per la giovane età». Tra gli altri è fallito il progetto di «out-placement», cioè il ricorso ad una società privata che si sarebbe fatta carico della ricollocazione dei disoccupati: non sono stati trovati soldi, appena una cinquantina di milioni, per pagare l'operazione. L'unica speranza, spiega Giacomo Zunino, il commissario dell'Indesit «è che il ministero conceda, considerata la gravità del caso, una nuova proroga della cassa integrazione». Se la passano male anche gli altri ottocento ex dipendenti: da agosto, data dell'ultima proroga, non vengono pagati i sussidi perché il ministero, non si sa per quale motivo, non ha autorizzato l'Inps a fare i versamenti. Molte famiglie, come assicurano i sindacalisti «sono giunte al limite dell'indigenza». E nato così un fondo, al quale i cassintegrati contribuiscono secondo le possibilità. Serve a pagare gli affitti e le bollette a quelli di loro che versano nelle condizioni peggiori, [n. gui.] Polemica la Cgil «Non è stato fatto nulla per salvare questi posti» U commissario Zunino si appella al governo | La situazione alla Indesit peggiora ulteriormente le difficoltà occupazionali nel Pinerolese