Proteste anche in provincia

Nuovi scioperi e manifestazioni a Pinerolo e Moncalieri Nuovi scioperi e manifestazioni a Pinerolo e Moncalieri Proteste anche in provincia Contro la Finanziaria da lunedì un'altra settimana di agitazioni Anche ieri è proseguita la mobilitazione dei lavoratori contro la manovra finanziaria del governo. Numerose fabbriche si sono fermate nella zona del Pinerolese e in quella di Moncalieri. Il programma di agitazioni deciso dai sindacati Cgil, Cisl e Uil non si conclude con le proteste di ieri, ma proseguirà a partire da lunedì per tutta la settimana. Un percorso di lotta per arrivare alla data del 2 dicembre, giorno dello sciopero generale di otto ore. Dopo la manifestazione di giovedì davanti a Mirafiori, a cui hanno partecipato circa diecimila dipendenti della Fiat e che ha segnato il «debutto» davanti alla porta 5 del leader nazionale della Cgil, Sergio Cofferati, ieri si sono fermate due importanti zone della cintura e della provincia. MONCALIERI. Almeno duemila e cinquecento persone hanno partecipato alla manifestazione, nella quale erano coinvolti soprattutto gli addetti della zona industriale (Vado), che hanno scioperato per due ore. Tra le principali aziende che hanno aderito vi erano la lite, la Viberti, la Bienne, la Model-Master. Giovedì avevano già scioperato i dipendenti della Italdesign. PINEROLO. Oltre quattromila lavoratori hanno partecipato ieri mattina alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil nell'ambito delle quattro ore di sciopero dell'industria proclamato dai sindacati contro i tagli alla previdenza. Allo sciopero hanno aderito i chimici, i tessili e una trentina di aziende del comparto metalmeccanico. Altissime, secondo i sindacati, le adesioni: 100 per cento alla Beloit e alla Merloni (ex-Indesit), ottanta per cento alle Manifatture Perosa, novanta per cento alla Cascami seta e tra gli edili degli Impianti fissi, 85 per cento alla Boge, ottanta per cento alla Dayco. Nelle miniere Valchisone, dove le ore di sciopero sono state otto, ha partecipato secondo i sindacati - il 100 per cento degli addetti. Alla manifestazione svoltasi nel centro di Pinerolo hanno preso parte, ol¬ tre ai lavoratori, anche gli studenti. Il segretario regionale della Fiom-Cgil, Giorgio Cremaschi, ha tenuto un comizio in piazza Facta. ATT. «Il telefono, la tua voce. Il telefono, la nostra croce». In questo ironico cartello è sintetizzato lo stato d'animo dei lavoratori dell'Aet, gruppo Stet, che ieri hanno scioperato per protestare contro i circa 400 esuberi previsti a causa dell'incorporazione - prevista dal primo gennaio '95 - dell'azienda in parte nella Sirti e in parte nell'Italtel. Durante la manifestazione, che si è svolta ieri mattina sotto la sede della Stet in via Bertola, una delegazione sindacale ha incontrato i dirigenti del gruppo di telecomunicazioni ai quali ha ribadito l'esigenza di un confronto trasparente con i sindacati. La direzione torinese della Stet si è impegnata a trasmettere le richieste dei sindacati alla direzione generale dela società. Enzo Bacarani Anche i lavoratori dell'Aet sono scesi in piazza. A Torino hanno protestato contro i 400 tagli annunciati dal gruppo Stet