Silicosi nuova perizia per i medici

Ieri pomeriggio in tribunale un'altra udienza per la vicenda delle «pensioni facili» Ieri pomeriggio in tribunale un'altra udienza per la vicenda delle «pensioni facili» Silicosi, nuova perizia per i medici Alla richiesta, avanzata dalpm Luigi Schiavoneper il dottor Sergio Mancini, si è associato l'avvocato Soro difensore di Guglielmo Pierantoni. Se ne occuperà il professor Coscia. Il processo è stato rinviato a febbraio AOSTA. Ennesima puntata del «processo silicosi» (la vicenda delle indennità facili) ieri pomeriggio in tribunale ad Aosta. Un'udienza molto breve: il processo è stato rinviato al 22 febbraio per permettere alla corte, presieduta da Giovanni Franciolini, di acquisire due nuove perizie. Gli imputati erano quattro medici: Giovanni Spandonari, Giuseppe Andronico e Guglielmo Pierantoni (dell'Inail) e Sergio Mancini (del patronato Inas). Tutti accusati di falso ideologico. Il pubblico ministero, Luigi Schiavone, ha chiesto un'ulteriore perizia tecnica per Sergio Mancini, dal momento che la relazione richiesta ad un perito nell'udienza precedente riguardava soltanto gli altri tre medici. L'avvocato Malagutti, difensore di Pierantoni, si è associato alla richiesta del pm anche per il suo cliente. La corte ha incaricato di eseguire il lavoro il professor Giancarlo Coscia. La consegna dovrà avvenire tra sessanta giorni. L'avvocato Soro ha quindi informato la corte che il suo assistito Mancini ha nominato consulente di parte il professor Laugeri. Pierantoni si è riservato di presentare nei prossimi giorni la nomina. L'inchiesta del giudice Franciolini prese il via sette anni fa dopo che un operaio di Cogne, titolare di pensione per la silicosi, chiese all'Inail un rimborso. Ma dopo una visita risultò sano. Nel 1992 sette medici furono rinviati a giudizio per la vicenda e poi condannati. Oltre a Sergio Mancini, Guglielmo Pierantoni e Giuseppe Andronico, si presentarono in aula Gustavo Cerrato, Giuseppe Montesano, Epifanio Cusumano e Piera Perona. L'accusa era di falso ideologico. Cerrato e Montesano furono condannati ad un anno, Cusumano e Piera Perona ad un anno e sei mesi. Ai quattro medici del patronato fu condonata la pena. Sergio Mancini fu condannato a due anni e tre mesi, mentre Pierantoni e Andronico rispettivamente a 4 anni e a 4 anni e 7 mesi. Ai due medici Inail e a Mancini furono condonati due anni. Inoltre ad Andronico fu inflitta la pena accessoria di 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, pena che, comunque, fu interamente condonata. Il pubblico ministero Luigi Schiavone aveva richiesto per Andronico 2 anni e 6 mesi, se il tribunale non avesse accettato la richiesta di patteggiamento avanzata dal difensore. Per Pierantoni il pm aveva richiesto un anno e 6 mesi, mentre per i medici di patronato l'assoluzione perchè il fatto non costituisce reato. [a. t.]