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Pininfarina, psicologo accusa gli insegnanti I giovani sono entrati in azienda dopo corsi professionali a Vìllar Perosa Si toma ad assumere in Val Chisone La SKFha chiamato oltre 150 nuovi addetti Finalmente un posto sicuro e, alle sue spalle, una scuola in grado di garantirlo con mirata concretezza. E' il risultato ottenuto a Villar Perosa dal «Consorzio interaziendale per la formazione professionale» che dal '92 ad oggi, in piena crisi, ha garantito un lavoro in fabbrica a 226 su 257 studenti. Oltre il 70 per cento dei neooccupati è stato assunto dalla SKF, una delle otto aziende metalmeccaniche consorziate presenti in zona con Annovati, Sachs Boge Italia, Data F., Fiat Auto, Manifattura di Perosa, Martin & C, Mina. Obiettivi e primi risultati del progetto «Contingent Workers», finanziato dal Fondo sociale europeo e dalla Regione, sono stati illustrati ieri dal «Consorzio» nel quindicesimo anniversario dalla fondazione. Alle sue radici, l'evoluzione di un legame tra scuola e fabbrica inaugurato nel 1979, quando il Consorzio sostituì la scuola aziendale Riv-Skf «E. Agnelli» attiva dal 1930. Il training «Contingent Workers» coinvolge ogni volta una quindicina di giovani dotati di una borsa di studio e impegnati in 400 ore di lezione: 200 in aula e altrettante di pratica. Ha precisato il presidente consortile Giovanni Borgo: «Dal '92 ad oggi i corsi ancorati a questa forma innovativa di professionalità as¬ sommano a 23, altri 8 sono previsti entro fine anno». Traguardo di fondo: l'abbinamento tra la specializzazione tecnologica e le capacità organizzative oggi indispensabili anche per il personale operaio, impegnato direttamente non solo nel funzionamento delle macchine ma anche nel «sistema azienda» nella sua globalità. A Luciano Lenotti, vicedirettore generale della SKF, il compito di sottolineare «la professionalità della forza-lavoro e il profondo adeguamento tecnologico e organizzativo richiesti dai nuovi concetti di produzione basati su flessibilità, agilità di struttura e lavoro di gruppo».