Pramartino, paradiso dimenticato diventa «villaggio della salute»

Pramartino, paradiso dimenticato diventa «villaggio della salute» Sugli ex terreni Riv: servizi, cure termali, spettacoli ed equitazione Pramartino, paradiso dimenticato diventa «villaggio della salute» Stop allo scempio sul Colle di Pramartino. Imprenditori privati e amministrazioni pubbliche si stanno confrontando attorno a una proposta che potrebbe finalmente chiudere l'ormai ventennale parentesi di abbandono e decadenza di una delle più belle e, un tempo, frequentate, località del Pinerolese. Autentico paradiso naturale a mille metri di quota, alla convergenza dei Comuni di San Pietro Val Lemina, Villar Perosa, Pinerolo, Pinasca e ben collegato con due strade che salgono, una, dalla Val Chisone e, l'altra, dalla Val Lemina. Un progetto privato punta al recupero e al riassetto ambientale dell'area, quasi un milione di metri quadrati di territorio. Si parla di un centro servizi, di un luogo di soggiorno per terapie naturali, di un anfiteatro per lo spettacolo e la cultura, di numerose attività sportive (con un occhio di riguardo all'equitazione e ad un possibile apparentamento con la Scuola Nazionale di Cavalleria di Pinerolo). Fino a vent'anni fa, i terreni erano della Riv-Skf, l'azienda di Villar Perosa che contava numerose proprietà nei dintorni, una «colonia» estiva per i figli dei di- Eendenti, una bergerie e un alergo-ristorante frequentatissimo. Dopo il passaggio di mano, il Colle superò sì indenne un tentativo di speculazione edilizia, ma venne abbandonato. Delle costruzioni è rimasta la struttura portante, l'unica che s'è salvata dal saccheggio e dal vandalismo, mentre boschi e terreni incolti sopportano gli effetti evidenti dei picnic selvaggi. Ciononostante, tranne qualche sporadico «mea culpa», nulla è stato fatto finora per porre fine allo squallido degrado. «Il progetto di massima che la "Tre Comuni srl", proprietaria dei terreni, ha preparato per le quattro amministrazioni comunali interessate è il risultato di un anno di lavoro e di incontri», spiega Franco Casadei, geometra, responsabile della proposta. E assicura: «Si tratta di una soluzione che non ha assolutamente carattere edilizio-speculativo». Nell'edificio dell'ex albergo sono previsti uffici (tra i quali, alcuni a disposizione degli enti locali), ricevimento e smistamento degli ospiti, spazi per finalità culturali ed incontri, anche internazionali, punti di commercializzazione dei prodotti tipici locali. Di fronte, parcheggi schermati, una bretella e una rotonda stradale al punto di incontro delle strade che provengono dalle due valli e una galleria a ponte sul passaggio, consentita da un ampliamento dell'ex albergo. Nelle vecchie bergerie, camere e servizi per gli ospiti di un «villaggio della salute» dedicato a terapie naturali antistress, dietetiche, erboristiche. Attorno, spazi sociali, tennis, ambulatori, farmacia erboristica, orti e serre. Il vicino anfiteatro naturale del Belvedere dovrebbe diventare spazio per spettacolo, musica e teatro, con la sola realizzazione di gradinate in pietra e sfrut- tando la naturale inclinazione del terreno. Il pianoro di San Giuliardo, attorniato da splendidi boschi, verrebbe riqualificato come centro di attività sportive: corsa campestre, passeggiate, bicicletta da montagna e, soprattutto, equitazione. «Con il generale Angelo Di Staso, assessore comunale allo Sport di Pinerolo, abbiamo pensato ad una sede estiva della scuola nazionale di equitazione, con tanto di stalle, maneggio, infermeria e luogo di ristoro», dice Franco Casadei. Dal canto loro, le amministrazioni comunali hanno accolto con interesse l'avvio della proposta. Secondo Livio Trombotto, sindaco di Pinerolo, e Nino Berger, primo cittadino di San Pietro Val Lemina, «qualsiasi situazione di riordino di Pramartino è ormai da considerare con grande attenzione». Decisamente entusiasta Roberto Prinzio, sindaco di Villar Perosa: «Il progetto è buono e mi piace soprattutto perché non prevede speculazioni di alcun genere. Sono fiducioso che si possa portarlo a compimento, inserendo un'attività all'interno di ima zona al momento fortemente degradata». Angelo Taverna Nel vecchio albergo saranno ricavati uffici; spazi per manifestazioni culturali ed incontri. Di fronte, parcheggi, una bretella e una rotonda stradale