Il dolore a Villar Perosa «Giovanni era uno di noi»

NEL PAESE DEI NONNI NEL PAESE DEI NONNI Il dolore a Villar Perosa «Giovanni era uno di noi» I JTuna sensazione di pro" fonda tristezza quella che si respira a Villar Perosa, il paese della famiglia - in Val Chisone - che spesso si trasforma in rifugio, in luogo di riposo e di quiete vicino alle montagne del Sestriere. Il paese dove Giovanni Alberto arriverà al termine dell'ultimo viaggio. La notizia percorre il paese e lo frusta in un momento in cui sembrava che la speranza potesse trionfare. Il sindaco, Roberto Prinzio, non può fare a meno di esternare le sue sensazioni: «Siamo profondamente rattristati, tutti gli abitanti di Villar Perosa in questo momento sono vicini alla famiglia Agnelli. Per tutti noi è stato un colpo. Avevo sperato, ho saputo che era persino andato allo stadio a vedere la partita. E questo ci aveva dato una grande fiducia. Invece...». Che cosa intende lare il Comune? «Nei giorni scorsi avevo mandato alla famiglia un telegramma per confermare la nostra vicinanza in momenti così drammatici. La prossima settimana si terrà un consiglio comunale e allora parleremo di questa tragedia». Come il sindaco la pensano gli abitanti di Villar Perosa. La scomparsa di Giovanni Alberto ha lasciato un segno profondo in un paese che ha sempre convissuto con gli Agnelli. Maura Ughetto, fioraia: «Siamo molto legati alla famiglia. Questa notizia ci riempie di profonda tristezza e siamo addolorati, anche se Giovanni Alberto qui si vedeva raramente. Capisco che per la famiglia sia un dolore tremendo e fino alla fine abbiamo sperato che si potesse riprendere». La notizia coglie di sorpresa anche alcuni componenti della banda musicale di Villar Perosa che stanno salendo su un pullman per tenere un concerto a Rosta. Il giovane Luca Ribetto non era a conoscenza del fatto e non sa trattenere un moto di commozione: «Ho lavorato tutto il giorno e non sapevo, non sapevo niente». Placido Ritrovato: «Se n'è andato uno di noi». Ettore Guidetto, anch'egli della banda musicale: «Per noi è un profondo dolore, anche perché la banda di Villar è stata fondata dal senatore Giovanni nel 1921. Non so con quali sentimenti suoneremo questa sera e mi sento colpito da questa triste notizia». Nel bar vicino al Comune quattro giovani discutono sulle ultime notizie date dai tele- giornali. E' un sabato sera che sembrava uguale agli altri. Enrico Challier, studente: «Per noi giovani è stato un colpo duro perché sentiamo la famiglia Agnelli molto vicina. Era un giovane, un giovane che aveva qualcosa da dire, che voleva affrontare il mondo». Nello stesso bar a sorseggiare un aperitivo c'è Dario Olivetti, operaio alla Riv-Skf, una vita passata e lavorata a Villar Perosa: «Purtroppo ormai le notizie brutte sono sempre più frequenti. Non so dire altro». Lungo la statale c'è il distri butore della Erg. Milena Ne vache sta chiudendo e sta sa lendo sull'auto per tornarsene a casa: «Ho saputo dalla radio, è come se fosse scomparso uno di noi, anche perché vengono sovente gli autisti della fami glia a fare rifornimento. Ci di spiace molto, anche se di persona non lo conoscevamo perché lui non frequentava molto Villar Perosa». Enzo Bacarani