Morto Armando Campioni il fondatore della Indesit

Morto Armando Campioni il fondatore della Indesit Vìttima di un incidente stradale a Tahiti Morto Armando Campioni il fondatore della Indesit Aveva 84 anni, fu tra i protagonisti del «boom» degli elettrodomestici Armando Campioni - che aveva fondato l'azienda di elettrodomestici Indesit e l'aveva gestita fino alla gravissima crisi dell'80 - è morto mercoledì scorso in un incidente stradale sull'isola di Bora Bora, nella Polinesia Francese, dove era in vacanza. Aveva 84 anni: è stato investito da un'auto mentre andava in bicicletta. Campioni è il tipico imprenditore della fase espansiva ma anche caotica del boom economico. Aveva incominciato come disegnatore, si era laureato in Economia e commercio, quindi era diventato direttore di una fabbrica di radiatori. A metà degli Anni 50, con due soci, aveva fondato la Index, che ebbe subito successo con il frigorifero a 109 mila lire. La notorietà all'estero suscitò le proteste di una più vecchia e omonima ditta tedesca, il marchio venne trasformato in Indesit. In un nuovo stabilimento a Rivalta, alla produzione di frigoriferi venne affiancata quella delle lavatrici; poi all'inizio degli Anni Sessanta si avviò la costruzione di alcuni grandi stabilimenti tutti uguali a None per produrre frigoriferi e lavatrici, lavastoviglie e televisori. La Indesit conquistò i mercati, anche esteri, con prodotti a basso costo. Negli Anni 70 il gigantismo Indesit si accrebbe di nuovi stabilimenti a Aversa vicino a Caserta. I dipendenti del gruppo arrivano a diecimila unità, oltre la metà nel Torinese con moltissime donne. Ma la crisi era ormai vicina. Già nel '77 il sindacato aveva indicato alcuni problemi legati alla durissima concorrenza estera, alla man¬ canza di ricerca sul prodotto, alla decisione di non investire in elettrodomestici per la domanda pubblica. Nell'80 la crisi esplose per una grave mancanza di liquidità e un crollo delle vendite. Intervenne l'assessorato al Lavoro della Regione Piemonte che cercò una soluzione alla chiusura. Campioni lasciò l'azienda che entrò in aniministrazione controllata. Si iniziò allora una delle più lunghe crisi aziendali nella storia del Paese che coinvolse pesantemente i dipendenti che intanto erano diventati oltre 11 mila. Nell'81 gli esuberi furono indicati in oltre 4 mila. Nel 1983, sotto la guida di Mario Nobili - la Indesit uscì daU'amniinistrazione controllata con un piano di rilancio e metà dei dipendenti in cassa integrazione. La Indesit venne quindi inserita nella legge Prodi con il commissario straordinario Giacomo Zunino; una parte - con circa 3 mila dipendenti fu acquisita dal gruppo Merloni. Per migliaia di lavoratori intanto proseguivano cassa integrazione prima e mobilità dopo. All'inizio di quest'anno l'azienda è uscita daU'amministrazione straordinaria prevista che ha evitato il fallimento, salvato il marchio, consentito la prosecuzione produttiva. Molti dipendenti intanto sono andati in pensione, altri dalla mobilità al prepensionamento, altri hanno trovato nuovo lavoro. Il vecchio fondatore, lasciata l'attività nell'80, si era ritirato vivendo tra Torino e New York dove abita il figlio. La salma sarà tumulata a Coazze nella tomba di famiglia, [m. cas.]