Silicosi: 8 medici dal giudice per false invalidità

Silicosi: 8 medici dal giudice per false invalidità Circa mille fascicoli esaminati dal Procuratore. Dalle indagini sono emersi 36 casi accertati come irregolari Silicosi: 8 medici dal giudice per false invalidità Tra loro anche un consigliere comunale e il responsabile del 118 Antonella Mariotti AOSTA Otto medici rinviati a giudizio. È il primo risultato dell'inchiesta sui presunti falsi invalidi per silicosi, che il procuratore Maria Del Savio Bonaudo ha concluso nel giugno scorso, e che avrà come giudice per l'udienza preliminare Massimiliano Rainieri. Il gup ha fissato udienze preliminari il 21 e il 25 ottobre, e il 4 novembre. Devono rispondere di truffa aggravata ai danni.dello Stato e falso ideologico, i medici aostani: Giovanni Spandonari, Guglielmo Pierantoni. Alfonso Pellitteri, Sergio Mancini, Piera Perona (consigliere comunale di Aosta), Paolo Ferrerò (responsabile del 118). A questi si aggiungono Renato Ceretto di Verrès e Pietro Amico di Bari. Il danno all'Istituto di previdenza ammonterebbe a circa quindici miliardi. «La valutazione non è ancora stata fatta con precisione spiega Vincenzo Vivaldi direttore dell'Inail - si dovrà attendere il giudizio e vedere poi caso per caso quanto è stato concesso e per quanti anni». Secondo quanto rico- struito dal procuratore si trattava di un vero e proprio «sistema» di assegnazione delle invalidità per silicosi, i cui principali beneficiari furono gli ex lavoratori dello stabilimento di Cogne: con rendite mensili che variavano da uno a 2 milioni e mezzo. «Ci sono - spiega il procuratore Del Savio Bonaudo -, anche casi nei quali i medici certificavano la malattia dovuta a polveri da lavorazioni agricole. Alcuni di questi col cento per cento di invalidità sono cacciatori, e stupisce la loro età nonostante la malattia». L'inchiesta ha preso il via dalle revisioni delle invalidità, un migliaio quelle «azzerate» dopo la visita medica. Erano circa mille fascicoli che furono poi passati alla Procura presso la Pretura, e da qui alla Procura presso il Tribunale: «Avevo l'ufficio invaso dalle pratiche, sono state esaminate a campione» aggiunge Maria Del Savio Bonaudo, ma di quei mille solo 36 sono i casi irregolari accertati dai carabinieri. Ma dal 24 marzo di dieci anni fa parte il via alle revisioni per legge, allora l'Inai! di Aosta decise però di non modificare le percentuali di invalidità, se la domanda di revisione dell'assistito fosse stata antecedente all'entrata in vigore di quella norma. Così le domande furono in qualche modo «retrodatate» - secondo il pm o comunque nelle relazioni si scriveva: «non applicabile la legge 88/89». «Non abbiamo ancora copia del dossier dell'inchiesta» sottolinea l'avvocato Claudio Soro, difensore di Spandonari e Amico. «11 procuratore si basa su relazioni di consulenti, ne faremo fare anche noi. Ci sono una serie di cartelle cliniche da esaminare si farà copia di tutto e si affiderà a un tecnico di fiducia. Dovremo anche analizzare le sentenze passate in giudicato su vicende simili». I pensionati beneficiari non saranno inquisiti per concorso: «Il "sistema" veniva consigliato dai patronati dei sindacati». II pm Maria Del Savio Bonaudo e una protesta di pensionati davanti alla sede Inail di Aosta