Ed è crisi per Ferrerò e Beloit
Ed è crisi per Ferrerò e Beloit Ed è crisi per Ferrerò e Beloit Preoccupazioni a Buriasco e Pinerolo PINEROLO. Aria di crisi nello stabilimento Ferrerò di Buriasco, che opera nel settore metalmeccanico. L'azienda, che è stata recentemente acquistata da una multinazionale del gruppo Mach, entro fine anno verrà trasferita nella cintura di Torino. Preoccupati i 100 dipendenti, che in queste settimane hanno assistito alla continua partenza di macchinari e che hanno dichiarato lo stato di agitazione per due giorni. Un primo incontro con i vertici dell'azienda Io hanno già ottenuto, ma pur avendo avuto la sicurezza di non perdere il posto di lavoro, dovranno mettere in bilancio che per raggiungerlo saranno costretti a diventare dei pendolari. In ordine di tempo questo è l'ultimo segnale di una crisi occupazionale che non ha certamente rispar¬ miato neanche il Pinerolese, dove la situazione più grave permane quella della Beloit Italia, circa 300 dipendenti, infatti, rischiano il posto di lavoro. Qui il riassetto aziendale previsto dalla casa madre americana stabilisce che a Pinerolo, attualmente sede commerciale di produzione delle macchine per la fabbricazione della carta, si trasformi in un polo esclusivamente commerciale. Ciò significa esuberi di personale nel settore produttivo. Preoccupate tutte le forze sindacali, sia alla Cisl che alla l'ioni che all'Ai;), l'Associazione Lavoratori Pinerolesi, si ritiene che dopo gli incontri che si erano ottenuti al ministero del Lavoro per cercare di trovare una soluzione, in concreto nulla sia stato fatto. L'azienda sino ad oggi non ha ancora presentato un piano industriale che con degli investimenti punti a risollevare la situazione. Decisamente migliore la condizione occupazionale nel settore tessile: alla Manifattura di Perosa Argentina, che fa parte del gruppo Legnano, pur perdurando la cassa integrazione straordinaria, con 40 persone su 360 dipendenti, l'azienda ha avviato un piano di ristrutturazione che prevede investimenti per 12 miliardi. Aria di ripresa anche nello stabilimento di Lusernetta Turati 1982, una fabbrica acquistata dal gruppo Fil.Man.Made. Qui, in seguito ad alcuni accordi presi fra l'azienda, comunità montana, regione e sindacati, si prevede la costruzione di un nuovo stabilimento che raddoppiera l'organico degli attuali 90 dipendenti, la. già.)
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