«In quel cuscinetto a sfera un pezzo di storia Fiat»

«In quel cuscinetto a sfera un pezzo di storia Fiat» IL MUSEO A VILLAR PEROSA «In quel cuscinetto a sfera un pezzo di storia Fiat» rMftRCONEIROTn j Museo storico di vita aziendale, certo, ma anche stanze di ricordi, di emozioni che alla fabbrica e ai luoghi legano. AU'inaugurazione, ieri a Villar Perosa, del «Museo deUa Meccani�ca e del Cuscinetto», l'amministra�tore delegato deUa Skf, Giuseppe Donato, u presidente deU'Amma, Alberto Peyrani, e il sindaco di ViUar, Roberto Piinzio (che è pure presidente della Comunità monta�na), hanno spiegato l'origine e U futuro di un iniziativa che parte dal passato e si rivolge però ai giovani, e che sarà gestita dal Consorzio Interaziendale per la Incordi dell'Avvocato Giovanni Agnelli all'inaugurazione «Sono affezionato a questi posti da tutta una vita» Formazione Professionale. A dare il saluto d'apertura era stato invitato l'Avvocato Giovanni Agnelli, presidente d'onore deUa Fiat. E per lui questa è stata l'occasione per ribadire il legame tra la sua famiglia, il paese e l'azienda. «Non mi avete invitato come ex presidente né come ex sindaco. Quel che è certo è che non sono ex viUarese. Sono affezionato a questi posti da tutta una vita». Un rapporto con la vaUe «inizia�to dal nonno di mie nonno, nel 1850 e mai interrotto». Il suo ingresse risale al 1945-46: «In Comune c'era l'ex partigiano co�munista Penero. Mi domandaro�no se avrei fatto U sindaco accante a lui. Fu un avamposto del compre�messo storico. Ho fatto il sindaco per 35 anni, fino all'SO, assistito da un vicesindaco che lavorava tutta la settimana. Io venivo qui la domenica e qualcosa risolvevamo, qualcosa lasciavamo indietro». E la Riv, la «Riu» per molti piemontesi? «Fu opera di mio non�no. Fiat già ceneva e già vinceya. La legge diceva che tutte le parti deU'auto dovevano essere predet�te in ItaUa. E lui si serviva dal grande capofficina Roberto Incer�ti, daUe sue iniziale e da ViUar viene U marchio Riv». Mie nonno le tempestava di richieste, non gU dava mai pace. AUora Incerti un giorno gU disse: «Si compri l'offici�na: a me non va di essere disturba�to anche la domenica». Il nonno la comprò. L'avvocato ricorda un periodo «di grande prosperità per la valle ». Poi venne�ro i bombardamenti, che colpiva�no tutte le aziende-obiettivo, a maggior ragione queUe meccani�che: «C'erano migliaia di operai, ma nessuno morì. Avevamo co�struito per tempo i rifugi sette la collina. Io ero ufficiale, a Remai II govemo alleato mi fece vedere le foto tridimensionali della fabbrica e mi chiese che ne pensavo: "Direi che può bastare", rispesi». Poi VaUetta, sugli 80 anni, le chiama per la successione: «La sensazione fu di lasciare una vita piccola e affettuosa, ma ci sono sempre rimasto legato».