Con l'orsetto Koda la Disney dà l'addio ai cartoni classici di Alessandra Levantesi

Con l'orsetto Koda la Disney dà l'addio ai cartoni classici LA FAVOLA MUSICATA DA PHIL COLLINS, E' L'ULTIMA ANIMAZIONE IN 2D Con l'orsetto Koda la Disney dà l'addio ai cartoni classici Alessandra Levantesi KODA, fratello orso» potrebbe segnare una data storica nel campo del cinema d'animazione. E' infatti il film con cui la Walt Disney ha dato l'addio al disegno 2D (bidimensionale) per passare definitivamente al 3D (tridimensionale) di «Shreck» e «Monsters S- Co». E' una svolta importante, che rischia di invecchiare di colpo (come avvenne nel passaggio dal muto al sonoro) tutta la produzione non realizzata in character animation, vanificando ogni sia pur timida velleità competitiva europea. Tuttavia a giudicare dalla buona accoglienza ottenuta da Koda al botteghino Usa, verrebbe da pensare che le cose potrebbero andare in modo diverso: magari i piccoli spettatori si dimostreranno avidi di storie buone e ben raccontate indipendentemente dalle tecnologie usate. Pare che per il soggetto gli sceneggiatori si siano ispirati allo shakespeariano «Re Lear», di cui per la verità è rimasto poco e niente se si esclude il sapore di tragedia che sottende la favola. Siamo nell'America nord occidentale alla fine dell' era glaciale, quando i mammuth vagolavano indisturbati in un paesaggio incontaminato e gh uomini vivevano in sintonia profonda e spirituale con la natura. In questa cornice si svolge un singolare romanzo di formazione: quello di Kenai, uno scalpitante adolescente che, per vendicare la morte del fratello maggiore Sitka, uccide un grizzly e subito dopo si trova trasformato egli stesso in orso dagli Spiriti Superiori. I quah ritengono che solo così Kenai potrà adempiere al destino di fratellanza indicato dal suo totem, che è proprio un orso d'amore: e, qui, per sottolineare il mutamento di ottica del protagonista diventato animale, i registi Aaron Blaise e Robert Walker hanno usato l'accortezza di cambiare formato utilizzando il cinemascope e una gamma di colori più intensa e vivace. Nel viaggio di conoscenza che lo porta alla montagna dove le Luci toccano la terra, Kenai viene accompagnato dall' orsetto Koda che avendo smarrito la mamma cerca affetto e protezione; mentre un terzo fratello Denahi, convinto che Kenai sia stato ammazzato da un orso e ignaro della metamorfosi, lo insegue assetato di vendetta. Il film mescola con qualche arbitrio la componente drammatica e spiritualista con la vena tenero-umoristica tipica della ditta Disney, ma ben musicata da Phil Collins e diretta con ritmo, la graziosa favola non mancherà di commuovere e divertire i piccoli spettatori. KODA FRATELLO ORSO di Aaron Blaise, Robert Walker; Usa, 2003 TORINO, cinema Adua, Ideal, Massaua, Medusa, Pathé, Reposi, Warner Village; MILANO, Arti, Gloria, Manzoni, Splendor; ROMA Adriano, Alhambra, Ambassade, Atlantic, Cineland, Galaxy, Gulliver, Odeon, Reale, Roxy, Stardust, Uci, Warner Moderno, Warner Village «Koda Fratello Orso» si ispira alla lontana al «Re Lear» di Shakespeare

Luoghi citati: America, Massaua, Milano, Roma, Torino, Usa