Ammalato da 17 anni muore per silicosi ma per la pensione ci vuole l'autopsia

Ammalato da 17 anni muore per silicosi ma per la pensione ci vuole l'autopsia Il racconto d'una vedova (tre figli) in miseria a Sanremo Ammalato da 17 anni muore per silicosi ma per la pensione ci vuole l'autopsia L'uomo, 48 anni, aveva contratto il male lavorando a Omegna - Ora, per accertare le cause del decesso, l'Inai! (malgrado i referti degli ospedali) vorrebbe far riesumare la salma - La.vedova si oppone | (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 31 agosto. Stamane una donna in lutto si aggirava per gli uffici del Comune chiedendo a chi avrebbe dovuto rivolgersi per informare l'autorità che preferiva la miseria piuttosto che autorizzare l'autopsia del cadavere del marito, dipendente ^comunale, morto il 16 I agosto' di silicosi. La donna, Ilda Brif.ida Rodi, di 45 anni, madre di tre figli, si è .^battiti a in alcuni cronisti 1 j quali hanno potuto co.si raccogliere i particolari della j lenta agonia del marito, Renato Tonati, morto a 48 anni. I Renato Tonati lavora come tornitore in una rondarla \ ad Omegna, grosso centro si- sc | derurgico del Novarese quan do, nel 1953, avverte i primi sintomi della silicosi, il tipico morbo dei minatori. Si trasferisce a Sanremo, in frazione Verezzo, nella speranza che il clima della Riviera valga a ridargli ia compromessa salute. A Sanremo viene assunto dalla amministrazione comunale, reparto tecnico, per la manutenzione delle attrezzature metalliche dei pubblici servizi. La sua salute però va lentamente peggiorando. Lo scorso luglio, si ammala di asma e così la silicosi si aggrava. Viene ricoverato all'ospedale elioterapico di Bussana dove i medici dichiarano che il loro istituto non dispone delle cure adatte e suggeriscono il sollecito ricovero in un sanatorio per malattie polmonari. A questo punto gli esponenti sindacali del Comune, sapendolo in disagiate condizioni economiche, si rivolgono all'Inadel di Imperia per sollecitarne l'intervento, ma questo istituto risponde che non sono di sua spettanza i casi di malati di silicosi. Intanto l'infermo torna enardnmmdcrptittccrlncrcimluanel letto di casa sua, mentre I il male va rapidamente ag-1 gravandosi. Tenuto conto che j trattasi di malattia contratta I sul lavoro, familiari ed amici | si rivolgono alITnail provin-ciale, il solo istituto che può efficacemente intervenire Passano ancora alcuni gior- ni ed il Tonati, assalito da atroci dolori, deve essere ricoverato d'urgenza.all'ospe- dale di Sanremo. Qui i sa- nitari, dopo i necessari esa- mi, danno un respònso aliar- manie perché il referto s ria di « silicosi al terzo stadio con gravi insufficienze respiratorie a tipo asmatico ». e prescrivono il ricovero urgente presso un istituto di cura in ambiente climatico montano. Sennonché, questo certificato medico non è sufficiente per i dirigenti provinciali dell'Inail, i quali dichiarandosi scettici sulla possibilità che un dipendente comunale possa contrarre la silicosi, si riservano di fare esperire controlli medici di loro competenza. Ma questi controlli si fanno attendere, mentre l'infermo peggiora sul lettino dell'ospedale sanremese. A questo punto interviene il sanitario aggiunto del comune, dott. Grappiolo, il quale suggerisce di far capo ad un non maglio identificato « Ufficio sanitario per malattie professionali del lavoro » con sede a Genova, avente la facoltà, dopo gli opportuni accertamenti, di disporre l'immediato ricovero dell'infermo in un sanatorio specializzato dell'Alto Adige. Il 9 agosto scorso viene telefonato a questo ufficio genovese, dal quale si risponde che a far tempo dal giorno successivo, tutto il personale dell'istituto se ne va in ferie e rientra il 24 dello stesso mese; bisogna, quindi, attendere fino a quel giorno. Sennonché la morte non va in vacanza e così il 16 agosto il povero Tonati muore al- l'ospedale di Sanremo. Que sto il Eacconto della donna, Ora la vedova, con i tre figli, Celina di 11, Franco di 5 e Maria Grazia di 3 anni, vivono nella più completa in digenza, e chissà per quanto tempo ancora perché la trafila burocratica per provare che suo marito è deceduto in seguito a malattia contratta sul lavoro — unica possibilità per ottenere la pensio | ne — è lunga. L'Inail in questi giorni ha fatto sapere alla vedova che per accertare la reale natura della malattia i del marito occorre che lei autorizzi l'autopsia del cadavere. « No. preferisco la miscria ». ha detto la vedova. Intanto, mentre il funera le è avvenuto a spese del Co¬ mune che ha provveduto inoltre per il trasporto della salma al paese d'origine, la vedova e i tre bambini attendono di essere iscritti nell'elenco dei poveri per poter almeno usufruire di un sussidio, sia pure irrisorio. r. o. Klvarolo Canavese, 31 agosto. — In seguito a malattia è morto stamane a Forno Canavese l'industriale Àbramo Benevpnuta, ottuagenario, cavaliere di Vittorio Veneto, titolare delle officine mec. caniche A. Benevenuta a C. e dell'Emporio dell'Auto di Torino e di Firenze. j | | : | i | ' I 1 Sanremo. La vedova ed i tre figli di Reneto Tonati, l'operaio morto di silicosi (Telefòto)

Persone citate: Benevenuta, Grappiolo, Ilda Brif, Maria Grazia, Renato Tonati, Tonati