Pagamenti integrali nessun licenziamento
Pagamenti integrali nessun licenziamento Per i dipendenti dell'ex Valle Susa Pagamenti integrali nessun licenziamento Annunciato dal presidente Oberto al Consiglio provinciale: «L'Inps accetta di posticipare il credito» I comunisti occupano il Consiglio I consiglieri provinciali della minoranza di sinistra (pei e indipendenti) e il socialista Picco hanno occupato l'aula del Consiglio nel palazzo della Prefettura. Ieri, dopo la seduta dedicata al Valle Susa, si sono rifiutati di uscire «sino a quando non si avranno impegni scritti sul futuro dell'azienda; anche per ciò che si riferisce all'occupazióne degli operai dopo la vendita e la ristrutturazione del complesso tessile ». Democristiani, liberali ed il consigliere del msi non hanno aderito ai la clamorosa protesta. Riassumiamo la cronaca della seduta. All'inizio dei lavori il presidente della Provincia avvocato Oberto ha detto: « Sono lieto di annunciare che il curatore del fallimento del Valle. Susa, prof. Gambtgliant Zoccoli, ha ricevuto comunicazione telefonica dalla Presidenza del Consiglio del ministri circa il saldo delle liquidazioni che ammontano a 4 miliardi. L'Inps accetta dt posticipare il suo credito per consentire che siano pagati subito i lavoratori al cento per cento. Ho anche saputo — ha proseguito — che il curatore ha in corso trattative per la vendita dell'azienda. E' possibile giungere in settimana alla conclusione ». Il presidente della Provincia ha aggiunto: «Né il curatore, né il giudice delegato pensano allo smembramento del complesso. Nemmeno un lavoratore sarà licenziato ». Ha concluso: « In questo momento è sconsigliabile un'agitazione che potrebbe pregiudicare l'esito delle trattative in corso ». Berti (pei) giudica insoddisfacenti le informazioni: «Abbiamo rivolto istanze al governo e abbiamo diritto di avere una risposta precisa. Invece siamo sempre nel campo delle assicurazioni. Ci devono inoltre garantire che dopo la vendita nessuno stabilimento verrà chiuso ». Arrigo (pli): «I comunisti non vogliono che l'Ett acquisti il Cotonificio: chiedono l'intervento del capitale pubblico. Ma lo Stato, attraverso la Mediobanca e l'EdisonMontecatini ha la maggioranza nell'Eli. Se questa società chiuderà degli stabilimenti sarà lo Stato a volerlo ». 11 presidente e la Giunta devono vigilare « perché ciò non avvenga». Picco (psi): «Accettiamo le assicurazioni del curatore. Ma dobbiamo insistere perché il -problema venga al più presto definitivamente risolto ». Parlano ancora Maina (msi); Ponchia, Brustia (parzialmente soddisfatto) e Trabucco (de). Quest'ultimo dice: « La vicenda del Valle Susa ci trova ribelli per una causa di giustizia ». A questo punto comunisti e indipendenti di sinistra hanno annunciato che non lasceranno l'aula'. Il presidente Oberto dichiara: «Non dubito del senso civico dei consiglieri e di coloro che verranno a discutere in quest'aula. Ma ciò avviene al di fuori della mia volontà ». Il capo gruppo della de Ella aggiunge: « Non vorremmo che manifestazioni incontrollate pregiudicassero la soluzione di un problema che da quattro anni la Provincia segue con particolare impegno ». I consiglieri rimasti nell'aula del Consiglio provinciale hanno fatto alcune dichiarazioni. Picco (psi) ha detto: «Le proposte contenute nell'interpellanza dei deputati del psi del 6 febbraio, rimasta senza risposta, avrebbero portato ad una soluzione di questo drammatico stato di cose », In un documento firmato dal consiglieri del pel, psiup e dagli indipendenti di sinistra si afferma, tra l'altro, che « i lavoratori del Cvs non sono soltanto vittime delle malversazioni dt Riva; ma anche di tutta la complicità concessagli finora dai pubblici poteri. Ora si pensa di risolvere la questione regalando il Cvs alt'E ti (Montedison e Snia Viscosa). Dopo avere annunciato di essersi costituiti in « assemblea permanente li, i firmatari invitano tutti i lavoratori del Valle Susa, a partecipare al dibattito nell'aula del Consiglio provinciale. — Stamane i dirigenti dei sindacati tessili Cisl, Cgil e UH si Incontreranno per concordare un manifestino da distribuire negli stabilimenti del cotonificio. Secondo le intese di ieri dopo l'incontro a Milano con il curatore del fallimento dovrebbero annunciare la revoca dello sciopero che era stato indetto per domani 25 giugno. «
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