Riunione a Roma per il Valle Susa

Riunione a Roma per il Valle Susa Dramma di 5500 lavoratori Riunione a Roma per il Valle Susa L'Éti: « Continueremo l'attività anche dopo il 30 giugno » - Incontro col presidente Rumor Un altro contratto siglato alla Fiat II presidente dell'Eti, conimendator Montagna, ha comunicato che il 30 giugno il Cotonificio non chiuderà. A fine mese scade l'affi Ito; ma le lavorazioni continueranno regolarmente e gli operai non verranno licenziati. Si tratta di ima «proroga tecnica » concessa per esigenze della procedura fallimentare. La prima asta pubblica per la vendita dell'azienda è andata deserta. Il secondo appalto è stato fissato dal giudice per il 7 luglio. In attesa dell'esito non si può fermare gli stabilimenti. Per questo motivo la scadenza dell'affitto è stata rinviata. La notizia, pubblicata ieri da La Stampa, ha riportato un po' di speranza tra i 5000 dipendenti del Cotonificio. Ma le maestranze non si sentono ancora del tutto sicure. « La proroga — ha-dichiarato il segretario del sindacato tessili Cisl Galottl — è un rammendo abusivo che non ci tranquillizza ». Per la Uil Sormano ha detto: « Mancano prospettive che diano assoluta garanzia dt continuità del lavoro ». I sindacalisti sono anche preoccupati per il futuro dell'azienda: « Questa situazione dt incertezza — affermano — avrà ripercussioni negative sul piano commerciale. Non si rinnovano gli impianti. I migliori operai se ne vanno. Gli stabilimenti consegnano il materiale in ritardo e c'è pericolo che il Valle Susa perda prestigio sui mercati ». E1 urgente chiudere, con un intervento energico, la lunga parentesi aperta quattro anni or sono dal fallimento Riva. « Gli operai, provati da dure esperienze, non credono più alle parole. Vogliono dei fatti ». Ieri il presidente della Provincia aw. Oberto è stato ricevuto dall'on. Rumor al quale ha ripetuto che i lavoratori dell'ex Cvs sono in allarme per la continuità del lavoro ed il pagamento integrale delle spettanze arretrate. Al termine del colloquio l'aw. Oberto ha riferito che 11 Presidente del Consiglio gli ha detto di essersi « interessato e di continuare ad interessarsi della questione presso i Ministeri e gli altri organi competenti ». Ciò conferma l'attenzione del Governo alla complessa vertenza. Ma si spera di avere oggi notizie più precise. Il ministro del Lavoro Brodollni ha convocato per le 17 1 sindacalisti. La situazione del Valle Susa sarà discussa in un incontro dei rappresentanti della Cisl, Cgil e Uil con 1 ministri dell'Industria, delle Partecipazioni Statali e gli esponenti dell'associazione padronale. Una delegazione del sindaci dei Comuni, sede degli stabilimenti tessili, capeggiata da Favro di Susa, si recherà a Roma per esprimere al Governo 1 timori delle maestranze del Cotonificio, delle loro famiglie e delle popolazioni amministrate. « Vogliamo anche definire — ha detto Favro — la pratica relativa alle liquidazioni arretrate sulla base della promessa fattaci a Torino dal presidente Rumor di intervenire presso l'Inps perché accetti dt posticipare il suo credito, consentendo il pagamento delle indennità al cento per cento ». Gli aventi diritto sono oltre 7 mila. Il credito ammonta a 4 miliardi. Nel pomeriggio il Presidente del Consiglio riceverà i parlamentari torinesi capeggiati dal sottosegretario on. Savio. Si spera che vengano presi accordi definitivi per la vendita del Valle Susa. E' un'azione intensa in diverse direzioni, che dovrebbe portare a conclusioni concrete per l'avvenire dell'azienda ed il pagamento integrale degli arretrati. Nell'attesa 1 sindacati confermano lo sciopero del 25 giugno. Ma i sin- daci si augurano che possa venire revocato. * In caso contrario affermano — non nascondiamo le nostre vive preoccupazioni per l'ordine pubblico ». — Un gruppo di ex dipendenti del Cotonificio ha inviato ieri all'on. Rumor un telegramma di protesta perché « gli uffici politici previdenziali non hanno ancora trovato il modoi di sancire il diritto del lavoratori all'integrale pagamento delle liquidazioni ». Il dispaccio prosegue: « Rifuggiamo dalle pressioni di piazza, ma preghiamo dt non favorirle oltre mortificando la fiducia nei pubblici poteri con inspiegabile lentezza dell'alta burocrazia, sempre sollecita nella difesa dei propri, forse opinabili diritti ». * * I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Sida hanno concluso Ieri mattina un altro accordo con la Fiat: il contratto integrativo per gli smerigliatori, verniciatori, pomiciatori di linea e gruisti della Mirafiori e di altri stabilimenti. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto 11 passaggio di categoria. E' stata concordata l'istituzione di un grado intermedio tra la terza e la seconda. La trattativa è giunta a buon fine dopo un mese di colloqui che hanno impegnato i rappresentanti del lavoratori e dell'azienda in 473 ore di discussione. La bozza dell'accordo è stata illustrata ieri alle maestranze dal delegati sindacali per avere 11 benestare degli operai prima della firma definitiva. La grande maggioranza l'ha approvata, alcuni operai, contrari al sindacati, l'hanno « contestata ». Il dissenso è stato espresso con una manifestazione all'interno della Mirafiori. Gruppi di lavoratori hanno bloccato la carrozzeria e la sede della commissione Interna accusando i sindacalisti di essere « venduti ai padroni ». In corteo i dimostranti si sono diretti verso la palazzina degli uffici urlando frasi di protesta. Hanno poi attraversato di corsa 1 cortili delle diverse officine provocando fermate nelle lavorazioni. Oggi la consultazione della base continuerà ed è probabile che in giornata l'accordo venga firmato. Sono proseguite all'Unione Industriale le trattative per il contratto Integrativo delle fonderie. I colloqui proseguono oggi.

Persone citate: Favro, Oberto, Rumor

Luoghi citati: Roma, Susa, Torino