Domani sciopero fra i tessili
Domani sciopero fra i tessili Domani sciopero fra i tessili Perché si sono rotte le trattative sul nuovo contratto - I dipendenti delle aziende tessili in provincia di Torino sono 27 mila, le donne hanno raggiunto la parità salariale l'anno scorso - Una qualificata di prima categoria guadagna, senza premi e assegni, sulle 57-58 mila lire nette al mese Il contratto di lavoro dei tessili è scaduto alla fine dell'anno scorso; le trattative per il rinnovo sono cominciate in dicembre a Milano presso la delegazione Alla Italia della Confederazione industriale, e giovedì sera sono giunte alla rotlura. Le organizzazioni sindacali Cisl. Uil e Cgil hanno proclamato due giorni di sciopero nazionale che si svolgeranno domani e il 22 marzo II comunicalo precisa che la decisione è slata presa « a causa dell'ai, tegglamento negativo della delegazione industriale sui problemi relativi alla presenza del sindacato nella contrattazione aziendale ». Le richieste avanzate dal sindacali sono le seguenti: 1) diritti sindacali: istituzione di comitali tecnici paritetici con il compito — dice il comunicalo Uil — d'intervenire in caso di vertenze in materia di assegna zione macchine, cottimo ecc.. trattenute delle quote sindacali 2) contrattazione integrativa. ossia discussione dei premi di produzione o dei punti già elencali come competenza degli eventuali comitati paritetici. 3) unificazione normativa fra operai e Impiegati per quanto riguarda il trattamento di quiescenza (attualmente gli Impiegali hanno diritto a un mese di stipendio: gli operai all'equivalente di 40 ore dopo 5 anni, di 56 da 5 a 10 anni: di 72 ore da 10 a 15: di 96 ore oltre i 15 anni di anzianità), il pagamemo degli interessi legali anche agli operai in caso di ritardo della paga: 4) riduzione dell'orario di lavoro da 45 a 40 ore settimanali, possibilmente suddivise in cintine giorni; 5) miglioramenti salariali non precisati, ma da definirsi in rapporto all'accordo normativo. I rappresentanti sindacali dei tessili sarebbero anche disposti ad accettare una più lunga durala del contratto, per esempio 5 anni, con una condizione: che dopo i primi due anni e mezzo si rivedessero le tabelle salariali e si verificassero i criteri di assegnazione dei macchinari La rottura è avvenuta sulla questione dei comitati paritetici di accertamento: e in particolare quando i sindacalisti dei lavoratori hanno chiesto di specificare I problemi che dovrebbero essere oggetto della con¬ trattazione integrativa a livello aziendale: cottimi, riorganizzazioni di reparto, nuove assegnazioni di macchinario ecc 1 delegali degli Industriali hanno risposto elle esistono già precise procedure fissale dal contratti e hanno manifestalo il loro radicale dissenso sui contratti integrativi aziendali Dal '63 ad oggi i lessili In provincia di Torino sono diminuiti di 6 mila unità (crisi, Mazzonis Cvs e altre industrie minori, riduzioni d'orario in qualche fabbrica) Attualmente, secondo la Cgil, sono 27 mila Gli addetti sono in maggioranza donne: dal maggio '66 è in alto la parità salariale. Il j compenso orano lordo di un'addetta ai « rigs ». qualificata di prima categoria (senza premi, assegni familiari ecc.) è in media il seguente: paga base 228 lire, contingenza 73 lire, indennità mensa 3.25. cottimo (non c'è dappertutto e parte da un minimo dell'8 per cento sulla paga base) 22.80 Calcolando 190 ore mensili di lavoro e circa 5 mila lire di ritenute, il salarlo netto oscilla sulle 57-58 mila lire al mese. Per gli specializzati la retribuzione mensile lorda è sulle 6572 mila lire (paga oraria base 288,20). Il premio annuale di produzione, dove esiste, va da IH mila a 40 nula lire annue.
Persone citate: Mazzonis Cvs
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