La Beloit-ltalia a Pinerolo non riesce a superare la crisi

La Beloit-ltalia a Pinerolo non riesce a superare la crisi La Beloit-ltalia a Pinerolo non riesce a superare la crisi Prossimo incontro del Sindaco con la direzione dell'azienda - Forse 60 operai (su 118 sospesi) potranno usufruire di altri 6 mesi della Cassa di integrazione (Dal nostro corrispondente) Pinerolo, 12 febbraio. (m. g.) Dopo l'annuncio dato dalla direzione della Beloitltalia di Pinerolo alle commissioni interne che i 118 dipendenti, sospesi dal lavoro da un anno, saranno licenziati il 3 marzo prossimo, nessuna altra notizia è trapelata oltre cancelli di via Martiri del '21, chiusi quest'oggi per il consueto riposo per la «settimana corta» da tempo attuata dall'azienda. I sindacati, preoccupati dei riflessi che possono derivare dal provvedimento, si sono rivolti al sindaco di Pinerolo, prof. Bernardi, per un suo energico intervento. Il sindaco, a sua volta, ha chiesto di potersi incontrare con la direzione dell'azienda. Si spera che il contatto possa avvenire lunedì prossimo. Non sussistono per il momento possibilità di riassunzione, ma si ritiene sia possibile continuare a trattenere 118 operai a Cassa integrazione per altri sei mesi, come in altri particolari casi è già avvenuto. La Beloit-ltalia non si è ancora completamente rimessa dalla grave crisi che, nel gennaio dell'anno scorso, costringeva gli operai ad occupare per dieci giorni gli stabilimenti. Il 7 gennaio del 1965, improvvisamente, la direzione dell'azienda, in seguito a precise disposizioni della Beloit Corporation di Zurigo, aveva annunciato il licenziamento di 100 impiegati e 200 operai, motivando la decisione a ridimensionamento tecnico per riduzione di lavoro in conseguenza di una crisi ciclica che aveva investito, in tutto il mondo, il settore delle macchine per cartiera prodotte dallo stabilimento pinerolese. Dopo dieci giorni di occupazione della fabbrica e lunghe trattative, la vertenza si risolveva limitando i licenziamenti al settore impiegatizio e mettendo a zero ore 140 operai. Nel corso dell'anno alcuni di questi dipendenti sono stati riassunti, altri si sono dimessi avendo trovato una nuova sistemazione, per cui alilo scadere del periodo di un anno, previsto per il normale intervento della Cassa integrazione, gli attuali sospesi sono ora 118, alcuni dei quali tutelati dalla legge sulle condizioni speciali (mutilati, invalidi, ecc.). Secondo un calcolo molto approssimativo, sarebbero soltanto una sessantina gli operai che avrebbero necessità del posto di lavoro, o almeno del contributo della Cassa integrazione. I sindacalisti, ritengono che per questi dipendenti sia possibile ottenere dalla Cassa una proroga di altri sei mesi di contributi. La notizia della decisione della direzione della Beloitltalia ha destato viva preoccupazione a Pinerolo, dove la crisi del settore dell'occupazione è particolarmente sentita. Si esclude comunque che la Beloit, che impiega le attuali maestranze ad orario ridotto da 40 a 24 ore settimanali a seconda dei reparti, possa ritornare suiUe sue decisioni. Ogni provvedimento in merito dovrebbe, in ogni modo, giungere dalla Beloit Corporation di Zurigo dalla quale l'azienda di Pinerolo dipende.

Persone citate: Bernardi

Luoghi citati: Pinerolo, Zurigo