Le difficoltà della Valle di Susa

Le difficoltà della Valle di Susa Le difficoltà della Valle di Susa Venerdì incontro presso il ministro del Lavoro on. Delle Fave per il Cotonificio Ieri scioperi di protesta a Strambino e a Collegno - Sindacalisti dal ministro on. Pieraccini anche per la Magnadyne e la Moncenisio - La chiusura della Meroni Negli stabilimenti di Strambino e di Collegno del Cotonificio Valle Susa Ieri gli operai hanno scioperato per protestare contro il ritardato pagamento dei salari. A Strambino le maestranze hanno interrotto 11 lavoro per tutta la giornata. Al pomeriggio una delegazione accompagnata dai sindacalisti Sormano della UH. Cuccolini di « Autonomia Aziendale » e Demi della Cgil è stata ricevuta nella sede torinese del Cvs dal direttore generale. I lavoratori di Strambino devono ancora percepire la liquidazione del mese di aprile, il saldo dell'acconto di maggio e l'acconto di giugno. Il direttore generale ha assicurato che l'azienda compie ogni sforzo per superare le difficoltà che derivano dalla scarsità di denaro liquido. I ainda calisti hanno affermato che la situazione del lavoratori sta diventando Insostenibile. A Collegno lo sciopero è cominciato verso le 11 ed è continuato per tutto il pomeriggio. Il consiglio di amministrazione del Cvs si riunisce stamane a Milano per l'esame della situazione. Intanto risulta che il ministero del Tesoro la scorsa settimana ha autorizzato la so cietà a procedere all'aumento del capitale da 5 a 10 miliardi che potrà in breve essere attuato. La domanda era stata avanzata dal Cvs nel gennaio scorso ma 11 Ministero, prima di concedere l'autorizzazione, ha voluto esaminare 1 bilanci della società compilati alla fine di aprile. Dopo gli incontri con 1 rappresentanti torinesi della Cisl, accompagnati dal segretario generale on. Storti e dal segretario generale aggiunto sen. Coppo, il ministro del Bilancio on. Flerac- clni e il sottosegretario al Tesoro on. Albertini hanno ricevuto ieri una delegazione composta dal segretario socialista della Camera del Lavoro di Torino Piga e dal membri dell'esecutivo della federazione torinese del psi Paonnl e Vernetti. « Nel corso della riunione — dice il comunicato del Ministero — s'è discusso della situazione delle Off. Moncenisio di Condove, della Magnadyne di S. Antonino e dei Cotonifici Valle Susa. La delegazione torinese ha sollecitato un intervento che garantisca la continuità dell'occupazione dei lavoratori. Il ministro ha assicurato il più vivo Interessamento ed ha confermato che il governo sta esaminando la situazione della Valle di Susa ». Per quanto riguarda il Cvs è confermato che venerdì ci sarà presso il ministro del Lavoro on. Delle Fave una riunione triangolare: ministero, sindaca ti, azienda, per discutere le prò spettive e le possibilità di inter venti di carattere finanziario. — La Magnadyne — a quanto risulta ai sindacati — ha prece duto sinora al licenziamento di una sessantina di impiegati ed intermedi dei 100 annunciati. L'azienda non ha ancora notili- cato la sospensione agli operai (forse 500) che dovrebbero essere collocati a Cassa Integrazione. — Una rappresentanza di opeal della Gaia (la fonderia che occupava 80 lavoratori e che è stata chiusa lunedi) si è recata ieri In Prefettura per sollecitare l'intervento del governo. — Il sindacato metalmeccanici della Cisl comunica che oggi verrà discusso il problema della « paga di posto * per gli operai delle linee di montaggio « Fiat 500 » e « Fiat 850 » che lunedi hanno sospeso il lavoro per un'ora, dalle 19,30 alle 20,30. — La direzione della Meroni — chiusa all'inizio del mese ha inviato ieri a tutti gli ope rai un assegno con il saldo del mese di maggio e l'indennità di licenziamento. La raccomandata è stata consegnata all'abitazione degli operai, che frattanto erano davanti alla fabbrica decisi a ritirare le spettanze del mese e a rifiutare la liquidazione. Una ventina che abitano a fianco dello stabilimento, prima di ritirare la raccomandata, si sono consultati sulla possibilità di respingerla, ma vi hanno rinunciato vista la complessità della procedura. Solo 11 più anziano dell'azienda, 24 anni di servizio, ha rifiutato la busta. Martedì il Consiglio di Settimo deciderà uno stanziamento a favore degli operai della Meroni che risiedono nella città. Il prefetto ha ricevuto Ieri l'ing. Meroni e lo ha invitato ad esaminare la possibilità di riprendere 11 lavoro, ma il tito lare della fonderia ha risposto che è Impossibile « perché da troppo tempo la ditta produce va in perdita a causa degli alti costi ». Ha aggiunto che se continuasse a far funzionare lo stabilimento di Settimo dovrebbe chiudere altre fabbriche in Lombardia. Ci telefonano da Roma: Il ministro dell'Industria e Commercio Lami Starnuti ha ricevuto ieri il segretario confederale della UH, dott. Corti, che gli ha illustrato la gravità della situazione alla « Magnadyne » in seguito ai provvedimenti annunciati. Il dott. Corti, che ha presentato un documento in cui vengono indicate talune possibilità per risolvere la questione, ha insistito « per un intervento immediato degli organi responsabili al fine di scongiurare i licenziamenti e mantenere inalterato il livello di occupazione ». Ha anche prospettato la necessità di studiare a fondo il modo di garantire alla « Magnadyne » condizioni tali da evitare in futuro pericoli " dì riduzioni- di personale.

Persone citate: Albertini, Delle Fave, Meroni, Pieraccini, Piga, Vernetti