Il presidente del gruppo Beloit conferma che l'azienda di Pinerolo non sarà trasferita

Il presidente del gruppo Beloit conferma che l'azienda di Pinerolo non sarà trasferita Si è tenuta ieri a Torino l'assemblea degli azionisti Il presidente del gruppo Beloit conferma che l'azienda di Pinerolo non sarà trasferita «La Beloit desidera restare in Italia e continuare a lavorare in armonia con il personale pinerolese» - Cosi ha detto Mr. Harry Moore - Il bilancio dello stabilimento italiano presentava nel 1964 un passivo di 27 milioni, anche se il fatturato (12 miliardi) era aumentato - Si cerca di indirizzare a Pinerolo ordinazioni destinate ad altre sedi - Il nuovo consiglio di amministrazione Si è tenuta ieri a Torino nella sede della Cartiera Burgo, l'assemblea degli azionisti della Beloit Italia la società che dovette fronteggiare l'agitazione dei suoi dipendenti e l'occupazione degli stabilimen ti di Pinerolo All'assemblea è intervenuto il presidente del Gruppo (che ha sede a Beloit, negli Stati Uniti), Mr Harry Moore ÀI termine della riunione è stata comunicata la composizione del consiglio di amministrazione. Amministratore e presidente il dott Vernel E John son; consiglieri: dott Lionello Adler, ing. P. Bersano, rag Pasquale Caretta avv. Camillo Pre che succede al padre, prof Gian Carlo Fre, dimissionario per ragioni professionali. Direttore amministrativo è 11 dott. Arrighi; direttore generale dello stabilimento di Pinerolo Mr. Donald Ctirtis già vice presidente d'un settore della Beloit e tecnico specializzato per le macchine che producono pasta di legno; direttore del personale dr Manga naro. Il presidente Moore, riferendosi alla recente vertenza sindacale che si concluse col licenziamento di 75 impiegati e la sospensione di 160 operai ha fatto una breve dichiarazione alla stampa « Desidero riaffermare — ha detto - alte In Beloit ha l'intenzione di restare in Italia e di continuare a lavorare in armonia con il personale pineralcsc. La qualità e l'efficienza delle maestranze, dei tecnici e di tutti i dipendenti di Pinerolo sono eccellenti. Abbiamo una qrande ammirazione per questo paese e per i nostri collaboratori e amici che sono con noi fin dall'inizio della nostra attività in Italia ». Il macchinario per fare carta e cellulosa che la Beloit produce è destinato all'Industria cartaria di tutto il mondo; perciò la direzione, le maestranze e il governo devono fare il possibile perché la produzione di Pinerolo possa restare ad un livello competitivo nel settore internazionale *. Noi 17uardiamo al futuro — ha concluso il presidente Moorp. — con uno spirito di amicizia, di rispetto e di reciproca coopcrazione ». Il bilancio della Beloit Italia — che si chiude ogni anno il .10 settembre — presentava nel 1964 un passivo dì 27 milioni dopo avere destinato 693 milioni all'ammortamento degli impianti. Dal 1957. anno di costituzione della società, non è mai stato distribuito alcun dividendo agli azionisti. Le cifre del «fatturato» negli ultimi anni, dal 1961 al '64 segnano una progressione quasi costante: 1961 tre miliardi'62 otto miliardi 63 sei miliardi e 400 milioni 64 dodici miliardi. Ma il fatturato si riferisce generalmente alla produzione dell'anno precedente perché le gigantesche e costose macchine costruite dalla Beloit richiedono uno o due anni di lavoro. La cifra alta non indica perciò la piena attività dello stabilimento. Un indice più preciso è 11 «carnet di oggi v cioè le commesse attuali (che verranno fatturate fra uno o due anni); e in questo momento il c carnet » è in fase di recessione perché la capacità produttiva delle cartiere è superiore al consumi. 11 mercato cartario — spiega la direzione della Beloit — procede con questa alterna progressione: aumenta il consumo della carta e si mettono in attività nuove macchine, la cui produzione è così massiccia che si ha per un certo tempo una superproduzio.te; poi il consumo aumenta di nuovo e vengono richiesti altri macchinari, e così via. Tutta l'Europa occidentale è nella fase di superproduzione, -specialmente l'Italia, sebbene il nostro consumo annuale di carta sia aumentato negli ultimi anni da 11 a 44 chili a testa. « La Zcloit —- ha detto il presidente Moore — possiede novo stabilimenti nel mondo, e non capita mai che tutti lavorino in pieno. In questo momento quello di Pinerolo registra la più sensibile scarsità di ordinazioni. Perciò faremo il possibile per indirizzare a Pinerolo alcune delle commesse che sarebbero destinate ad altri stabilimenti». Altro dato interessante: il 55 per cento della produzione della Beloit Italia è stato esportato. Vi sono difficoltà per l'esportazione, che in qualche modo bisogna superare. La « partecipazione » della Beloit in un piccolo stabilimento spagnolo di montaggio (operazione che venne interpretata come un « trasferimento » delle oftlcine pinerolesi oltre 1 Pirenei) è stata compiuta allo scopo di poter esportare in Spagna la produzione pinerolese. L'esportazione si rivolge in gran parte a paesi c in fase di sviluppo », e si aprono buo ne prospettive verso l'Egitto, la Romania, l'Argentina, il Brasile, ma certi paesi sono disposti ad acquistare a patto che 1 pairanipnti siano dilazio nati di 10 o 15 anni In questo caso l'accordo può essere facilitato dall'intervento del governo. In Inghilterra poi- esempio, il governo concede sensi- carutoststbiii aiuti per porre l'azienda1 rin grado di assumere ordinazioni a termini così dilazionati Durante la vertenza sindaca le era stato detto che l'azienda aveva assunto un numero eccessivo di impiegati in confronto agli operai Che cosa c'era di vero In quest'affermazione? Lo abbiamo chiesto al presidente della Beloit. Un gran numero di impiegati — ci è stato risposto — ó richlesto dalle caratteristiche della lavorazione Ogni macchina deve avere dimensioni e requisiti speciali, stabiliti da testi In lingua straniera che devono essere tradotti da esperti; i piani e i disegni dei vari elementi sono Innumerevoli e devono essere riconvcrtiti traducendo le misure, Indicate con altri sistemi, in misure del sistema metrico decimale Costruire una macchina sodtaLmdvi dsimsndpc cartaria (la più grande d'Eurupa è a Mantova e pesa 2101) tonnellate) è quasi come costruire una nave e richiede uno studio preparatorio straordlna- riamente complesso, « Ora la situazione del personale — ha concluso il presidente Monre — è normalizzata; e ho fiducia nell'avvenire. La Beloit ha numerosi stabilimenti in molti paesi del mondo e questa suo forza le dà il vantaggio di poter distribuire i lavori tra le sue officine. La direzione se ne varrà per assicurare l'attività degli stabilimenti di Pinerolo ». Ettore Doglio

Persone citate: Arrighi, Camillo Pre, Ettore Doglio, Gian Carlo Fre, Harry Moore, Lionello Adler, Moore, P. Bersano