Risolta dopo un mese la vertenza della beloit le maestranze lunedì riprenderanno il lavoro

Risolta dopo un mese la vertenza della beloit le maestranze lunedì riprenderanno il lavoro Risolta dopo un mese la vertenza della beloit le maestranze lunedì riprenderanno il lavoro L'accordo raggiunto a Torino presso l'Unione Industriale - Saranno licenziati 75 impiegati; 160 gli operai messi in cassa integrazione a zero ore per un anno L'occupazione degli stabilimenti, durata dieci giorni, non avrà strascichi giudiziari (Dal nostro invialo speciale) Tinerolo, 22 gennaio. Oggi alle 16, dopo 26 giorni di agitazione, si sono concluse le trattative Ira i rappresentanti della Beloit e i delegati sindacali. Le basi dell'accordo, stabilite ieri sera dopo sei ore e mezzo di discussione e pubblicate stamane da «La Stampa », sono state sottoposte alla assemblea dei dipendenti dell'azienda che le hanno approvate. Eccole: Impiegati: la Beloit aveva chiesto di effettuare 100 licenziamenti; i sindacati ne avevano proposti 50. L'accordo è stato raggiunto sul numero di 75. L'azienda corrisponderà a ogni impiegato licenziato una indennità extra « una tantum » di 100 mila lire. Operai: chiesti dalla Beloit 200 licenziamenti; proposti dai sindacati 130. Accordo raggiunto sul numero di 165, ridotto poi all'atto della firma a 160 operai che vengono « sospesi » e messi in cassa di inte¬ ) ni se nti o, re bmla lova ne è di a na » it ai gima oe¬ grazione (percepiranno un salario settimanale netto di 26 ore e 20 minuti nei primi tre mesi, poi salari eli 24, 20 e 16 ore nei tre trimestri successivi). Il verbale dell'accordo è stato firmato dal dott. Manganalo per la Beloit. e dai rappresentanti dei quattro sindacati Cisl, Cgil, UH e Cisal per le maestranze. Lunedì il lavoro verrà regolarmente ripreso nella sede e nella fonderia della Beloit. Le ultime fasi delle trattative sono state seguite con ansia a Pinerolo. I 1100 dipendenti dell'azienda erano stati convocati ieri sera a una assemblea che doveva tenersi alle 19, ma a quell'ora l'incontro delle delegazioni nella sede dell'Unione Industriale di Torino continuava e proseguiva fino alle 23. A una certa ora, verso le 21,30 l'assemblea pinerolese veniva annullata e rinviata a stamane. Alle 9 di questa mattina il iimiiiiiiimiiiiiiiiiiiiii inumili i im salone della «Giovane Pinerolo era affollato di operai e impiegati. l'assemblea è presieduta dai dirigenti sindacali Tridenti (Cisl), Pugno (Cgil), Ferrari (Uil), Venturi (Cisal), i quali riassumono le fasi delle trattative ed espongono le condizioni che erano riusciti a ottenere. A qualche obbiezione mossa dagli intervenuti, i sindacalisti rispondono facendo presente quanto fosse difficile la lotta e affermando che il risultato è il «meno peggio» di quanto si poteva ottenere. Si osserva che gli operai vengono « sospesi », mentre gli impiegati, meno favoriti, saranno licenziati. Un impiegato propone di cedere il 5 per cento dello stipendio a favore dei colleghi licenziati, ma la proposta non è ritenuta attuabile, anche per la difficoltà di stabilire il grado di bisogno dei licenziati. L'accordo definitivo stabilisce però la corresponsione di 100 mila lire «una iiinnui tantum » agli impiegati licenziati. La grande maggioranza dell'assemblea appare ben disposta ad approvare l'accordo. Resiste qualche gruppo di dissidenti. Parlano ancora Tridenti e Pugno. « Se non concludiamo su queste condizioni — dicono — che non sono ottime, ma nemmeno pessime, lunedì avremo le lettere di licenziamento. Potremo impedire ai non licenziati di riprendere il lavoro* Vogliamo imbarcarci in una vertenza sindacale che potrà durare settimane e mesi? ». Si chiede, da qualcuno, che vengano controllati i nomi dei licenziati e dei « sospesi », ma lo stesso rappresentante della Cgil risponde che non è possibile fare oggetto di contrattazione i nominativi. I sindacalisti s'impegnano però dì fare la massima pressione perché si tenga conto delle si tuazioni familiari; e cercheranno di ottenere ancora la riduzione di qualche unità nel numero dei licenziati. Infine i sindacalisti pongono all'assemblea una domanda precisa: «Dobbiamo 'indare a concludere o dobbiamo iniziare una discussione a oltranza? ». Ad alzata di mano, con prova e controprova, i dipendenti della Beloit, all'unanimi tà, danno mandato ai loro rap presentanti di andare a siglare l'accordo con i delegati industriali. Sono le 11,30. Nelle prime ore del pomeriggio si concludeva poi a Torino la procedura per i licenziamenti della Beloit, con la firma dell'accordo. Ne davano con ferma comunicati dell'Unione Industriale e delle organizzazioni sindacali. La Fiom provinciale rileva, tra l'altro, che la Beloit ha affermato di non assumere alcun provvedimento disciplinare e legale; quindi anche la procedura in sede di magistratura per l'occupazione dello stabilimento verrà annullata. Ettore Doglio

Persone citate: Ettore Doglio, Pugno, Venturi

Luoghi citati: Pinerolo, Torino