La Beloit riapre oggi i battenti ma gli operai continuano Io sciopero

La Beloit riapre oggi i battenti ma gli operai continuano Io sciopero La Beloit riapre oggi i battenti ma gli operai continuano Io sciopero «Picchetti» di lavoratori davanti ai cancelli degli stabilimenti impediranno l'ingresso alle maestranze - Una lettera della direzione a tutti i dipendenti per chiarire i termini della vertenza - Domani nuova riunione all'Anima di Torino j (Dal nostro inviato speciale) Pinerolo, 19 gennaio. Gli stabilimenti della Beloit rimasti chiusi ieri ed oggi «per ragioni tecnico-organizzative», dopo lo sgombero desìi operai che li avevano occupati, saranno riaperti domani mattina. La direzione dell'azienda ne ha dato l'annunIciò con questo avviso esposto alla portineria: «La Beloit Italia domani 20 gennaio riprende la sua attività produttiva secondo i normali turni ili lavoro predisposti». L'invito della direzione non Isarà però accolto dalle mae stranze, che continueranno lo I sciopero. La decisione è stata I presa stasera al termine di un iaffollato comizio, nel quale !ha,lno parlato i rappresenta*-I.: .i. -il *~t t l .1 - j.tl. Al-i la Uil e Venturi della Cisal Gli oratori hanno riassunto I termini della vertenza e hanno insistito sulla necessità di continuare la lotta. Le trattative sono in corso ma la prossima riunione dei delegati è convocata per giovedì, e i sindacalisti ritengono che questo ritardo possa imporre soluzioni frettolose, dato che l'accordo dovrebbe essere raggiunto entro sabato. Il rappresentante della Cisalorganizzazione sindacale indipendente, che ha raccolto la grande maggioranza di voti - nella elezione delle commissioIni interne, pur aderendo alla Iproposta di sciopero ha chie sto che siano evitati i «pie¬a miiiiiii iiiiiiiin chetti» davanti dio stabilimento: libertà di sciopero e libertà di lavoro. Ma 1 rappresentanti degli altri sindacati hanno affermato la necessità di un atteggiamento comune e il rappresentante della Cgil ha sostenuto che il «picchettaggio » rientra perfettamente nelle regole democratiche. Nella discussione non sono mancati spunti polemici e attacchi personali e la riunione, iniziata alle 19, si è prolungata fino alle 20,30, quando parte dei convenuti già sfollavano. Infine è stato approvato lo sciopero e gli operai sono stati invitati a trovarsi domani mattina alle 5,30 davanti ai cancelli per controllare che tutti si astengano dal lavoro. Nel quadro predisposto delle manifestazioni di solidarietà si avrà domani fra le 11 e le 13 uno «sciopero articolato» cioè a turni di lavorazione, nelle officine RIV di Villar Perosa, con un comizio davanti al municipio. Il rappresentante della Cgil, Pugno, ha inoltre comunicato nell'assemblea dei dipendenti della Beloit che anche le officine Olivetti di Ivrea faranno una manifestazione di solidarietà. Ad ogni dipendente della Beloit è intanto giunta una lunga circolare nella quale la direzione dell'azienda « nei termini più amichevoli e sereni intende chiarire il proprio comportamento e precisare le proprie intenzioni, più volte travisate e deformate ». La circolare fa la storia della verten¬ za: l'iniziativa da parte dell'azienda di procedere a 300 licenziamenti comunicata alla commissione interna; il primo breve sciopero proclamato dai rappresentanti 'sindacali; la nuova proposta dell'azienda di licenziare 100 impiegati e 200 operai; lo sciopero bianco, culminato con l'occupazione degli stabilimenti. Il direttore generale Mr. Johnson — osserva la circolare — volle ancora aggiungere una nota distensiva dando al prefetto di Torino assicurazioni che escludevano lo smantellamento o il trasferimento delle officine. « Purtroppo tali assicurazioni non venivano accolte nel giusto significato. Ora è intendimento di questa direzione — prosegue la circolare — di riaffermare die sono tuttora valide te assicurazioni date dal direttore generale della Beloit Italia. Occorre pertanto che tutti contribuiscano a riprendere l'attività presentandosi al lavoro e cooperando con la direzione alla riorganiz zazione aziendale, per la qua le non è dato prescindere, nostro malgrado, dalla riduzione del personale ». La lunga lettera promette che tale riduzione sarà contenuta nei limiti più moderati, e che nella procedura in corso saranno tenuti presenti non solo gli interessi della società ma anche le esigenze e le aspettative dei lavoratori. Conclude, infine, affermando che è necessario sia ripreso un dialogo aperto e sereno fra la di¬ rezione e le maestranze, attraverso le commissioni interne. Le trat ve a cui si riferisce la circolare dell'azienda, sono quelle iniziate ieri a Torino, fra i delegati dell'Anima, che rappresentano anche i dirigenti delle. Beloit, e i sindacalisti della Cisl, della Cgil, della Uil e della Cisal. Nell'incontro di ieri gli industriali hanno riproposto il licenziamento di 100 impiegati e di 200 operai. I sindacalisti hanno formulato le loro controproposte, già note da alcuni giorni: 50 licenziamenti di impiegati da effettuarsi prevalentemente con apertura di dimissioni volontarie e il pagamento di una superliquirìazione, osservando i criteri dell'anzianità di servizio, del carico familiare e di altre norme previste dall'accordo interconfederale. Contro il licenziamento dei 200 operai, i sindacalisti propongono che 130 lavoratori siano posti in sospensione a ore zero, con il principio della rotazione per periodi da convenirsi fra le parti e tenendo conto di alcune particolari caratteristiche della produzione; chiedono inoltre un'integrazione salariale da parte dell'azienda Oggi si è avuta una battuta d'arresto negli incontri. L'Anima, riferendosi alle ultime richieste dei sindacalisti, ha proposto una nuova riunione che si terrà giovedì alle ore 16,30 Ettore Doglio

Persone citate: Ettore Doglio, Johnson, Pugno, Venturi

Luoghi citati: Italia, Ivrea, Pinerolo, Torino, Villar Perosa