II neo sindaco di Pinerolo intermediario tra i sindacati e i dirigenti della Beloit

II neo sindaco di Pinerolo intermediario tra i sindacati e i dirigenti della Beloit Ottavo giorno di occupazione degli stabilimenti II neo sindaco di Pinerolo intermediario tra i sindacati e i dirigenti della Beloit Il maestro Bernardi ha preso contatto con le due parti - I dirigenti, che avevano chiesto il licenziamento di 300 dipendenti, disposti a trattare: verrebbero lasciati a casa 60-80 impiegati e 200 operai sarebbero messi in cassa di integrazione per tre o sei mesi - Le proposte sono ancora lontane dalle richieste dei rappresentanti dei lavoratori - I professori hanno deciso di punire gli studenti che ieri hanno disertato le lezioni per la manifestazione alla Beloit (Dal nostro inviato speciale) rinerolo, 14 gennaio. Ottava giornata di occupa zione degli stabilimenti Beloit La situazione è sempre tesa: « Sgomberate le officine, poi tratteremo » dice L'Anima a nome dei dirigenti dell'azienda; «Sgombreremo soltanto quando avremo sufficienti garanzie» ribattono 1 sindacati. Ieri si era detto cho il ministro dell'Interno aveva dato assicurazione di evitare un intervento della forza pubblica per fare sgomberare gli stabilimenti mentre sono in atto tentativi di soluzione della vertenza. La notizia non trova alcuna conferma anche perché la materia non è di competenza del ministro in quanto è la magistratura che può decidere di fare eventualmente sgomberare la fabbrica oc cupata dagli operai. La vertenza sembra non ab bia vie di uscita, ma non è così. Tra le due forze in con trasto ne è sorta una terza pie na di buona volontà, rappresentata dal sindaco. Il maestro Aurelio Bernardi, da pochi g'orni eletto primo cittadino d' Pinerolo, ha avuto una lunga serie di colloqui, ha cercato in ogni modo di conosce re i punti di vista delle due parti in causa. Ufficialmente le due parti ;n contesa sono ferme e rigide sulle loro posizioni, ma attraverso il sindaco si conoscono le loro intenzioni. La direzione della Beloit a mezzo del sindaco — oltre che con le dichiarazioni fatte al Prefetto di Torino — ha escluso ogni intenzione di trasferimento o di smantellamento delle officine di Pinerolo; e quanto ai licenziamenti ha precisato che la primitiva richiesta del 300 licenziamenti poteva ridursi al licenziamento di 80 o 60 impiegati, e al collocamento in cassa di integrazione per tre o sei mesi di 200 operai. Oggi — ed ecco il fatto nuovo — i tre sindacati nazionali, Cisl, Cgil e Uil, d'accordo col sindacato indipendente Cisal, hanno comunicato al sindaco una ebase per una possibile soluzione » della vertenza. Vediamo le richieste dei sindacati. Essi accetterebbero il licenziamento di 50 impiegati se effettuato con questi criteri: a) apertura di dimissioni volontarie con un sostanziale extracontrattuale da definire fra le parti; b) nell'eventualità che le dimissioni volontarie fossero meno di 50, il numero sa rebbe raggiunto mettendo altri impiegati « in sospensione » per un periodo pari alla extra contrattualità. L'azienda dovrebbe comuni care t nomi degli impiegali pesti in sospensione tenendo conto di questi criteri: a) anzianità di servizio; b) carichi familiari; e) osservando tutte le altre norme previste dall'ac cordo interconfederale sui licenziamenti collettivi; d) escludendo i nomi degli impiegati compresi in un elenco fornito dalle organizzazioni sindacai: La Beloit ha inoltre chiesto il collocamento in cassa di integrazione a ore zero di 200 operai. I sindacati chiedono che il numero di questi opera: sia limitato a 130 e che si osservino questi criteri: a) rotazione per periodi da convenire fra le parti, tenendo conto di alcune particolari caratteristiche tecniche della produzione; b) integrazione salariale da parte dell'azienda da definirsi fra le parti. Queste controproposte sin dacall, ripetiamo, sono formulate congiuntamente dai rappresentanti della Fiom-Cgil. Film-Cisl, Uilm-Uil e dalla Cisal. Non siamo ancora alla solu zione, ma si è fatto un passo in avanti. Al sindaco, che è il fulcro di questo colloquio a tre, abbiamo chiesto quale è, adesso, la situazione. c Ho cercato — ci ha detto — di impostare la ripresa delle trattative, tacendomi media tore mallevadore. Ho prospettato le richieste dei sindacati all'Amma la quale, devo am mettere, non ha ancora consentito a dire: " Questa è una buona base di trattative ", ma il mio tentativo tende a trovare un punto di contatto fra le due organizzazioni. Ecco la ri sposta dell'Amma: "Tutto è trattabile — mi è stato detto — ma a condizione che avvenga lo sgombero degli stabili menti. Con le officine occupate non possiamo avallare l'inizio ^di trattative, anche per non creare precedenti" » La risposta degli industriali, dunque, è ancora negativa, ma è attenuata da una certa apertura distensiva. Il sindaco l'ha riferita ai rappresentanti sindacali, i quali hanno riconfermato l'intenzione di conti nuare l'occupazione delle fab briche. Il maestro Bernardi non ha però rinunciato ai suoi tenta tivi. In serata avrà ancora un incontro con il direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro, poi riferirà ai sindacati. Forse i a lal'aLcodevi,istrastrnenodesunimtateIii 1 i colloqui proseguiranno fino a tarda ora della notte, come laltro ieri, che si fece quasi l'alba. La giornata era cominciata con una manifestazione stu dentesca. Circa trecento allie vi, maschi e femmine, degli istituti tecnici per geometri e ragionieri e dell'istituto magistrale, avevano lasciato starna ne le aule scolastiche e si erano recati davanti ai cancelli della Beloit portando cartelli su cui era scritto: « Americani, mantenete le vostre promesse ». L'iniziativa è stata commentata dal preside dell'istituto tecnico prof. Cesare Mussin con un comunicato scolastica-1amente severo. La manifesta-1 zione, è detto nel comunicato, | «è stata organizzata malgrado l'espresso divieto di questa pre sidenzn che ne ha a riprovato le nobili finalità, ma disapprovato e condannato il tempo e il modo con cui e stata condotta Infatti non si viene meno a un preciso dovere c non si violano le disposizioni scola stiche per promuovere una manifestazione. che poteva svolgersi durante un qualsia si pomeriggio e senza turbare il regolare svolgimento delle lezioni. Il consiglio dei professori ha perciò deciso di punire coloro che si sono astenuti arbitrariamente dalle lezioni» Ieri la vertenza si era spo stata a Roma dove una dele- sazione di parlamentari e di rappresentanti del comune di Pinerolo e delle organizzazioni sindacali di Torino, era stata ricevuta dal sottosegretario all'Industria e commercio sen Oliva, appositamente incarica te dal ministro Medici. Al ter mine dell'incontro un comu nicato del ministero precisava che il ministro avrebbe assun to gli « opportuni contatti per chiarire la situazione venuta a determinarsi in seguito alle richieste di licenziamenti avan zate dall'azienda ». Ettore Doglio ntRmmRpptisstc Il sindaco Aurelio Bernardi partecipa alle trattative per la Beloit di Pinerolo ii 11111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 iiHiiiiiiiiiiimiMiiiiiiiii iiiiiiiniiiiiiiiiiiiiumiiiiiiiiiiMiiiw

Persone citate: Aurelio Bernardi, Bernardi, Ettore Doglio

Luoghi citati: Pinerolo, Roma, Torino