Licenziati 300 operai e impiegati alla « Beloit - Italia » di Pinerolo

Licenziati 300 operai e impiegati alla « Beloit - Italia » di Pinerolo Licenziati 300 operai e impiegati alla « Beloit - Italia » di Pinerolo Ieri sera l'improvviso annuncio - Il complesso, che ha sede centrale negli Stati Uniti, costruisce macchine per cartiera e occupa oltre 1000 dipendenti - Riunite d'urgenza le organizzazioni sindacali (Dal nostro corrispondente) Pinerolo, 28 dicembre. Stasera la direzione della « Beloit-Italia» ha Improvvisa- niente annunciato alle Com-missioni Interne il licenzia-mento di trecento dipendenti tra impiegati ed operai. Laprocedura sarà iniziata do- mattina. Per ora non si cono- scono i nominativi dei licen-ziati, né si sa se apparten- lono alla sede di via Martiri del '21 o alle fonderie di via Vinone. Attualmente la «Beloit-Italia » occupa 1150 dipendenti ed è considerata una delle più moderne e meglio attrezzate stato industrie del Pinerolese. Sitratta di un complesso che haede centrale a Beloit, nello del Wisconsin (Stati Uniti) e a Pinerolo assorbì, nel 1958, le vecchie officine meccaniche Poccardi che costruivano vagoni ferroviari. Con l'avvento della «Beloit» le officine vennero completa-mente trasformate e la produ-zione cambiata: la «Beloit»,infatti, produce oggi macchine continue per cartiera, il cui prezzo unitario varia da un miliardo ad un miliardo e mezzo. Esse sono vendute ol«e che in Italia, (dove, ne sono già state collocate sei) in Francia, Svezia, Norvegia, Finlandia. Svizzera, Colombia, Israele Germania Occidentale, Austria, Argentina, Olanda, Unione Sud-Africana e Irlanda, Dopo aver ricevuto la coinunicazione dei prossimi licenziamenti, si sono riunite d'urgenza le segreterie locali della Cisal (sindacato autonomo) e della Fiom (la Cisl non ha rappresentanti nelle Commissioni Interne della «Beloit» i e la Uil non ha partecipato ;alla riunione). Un telegramma j è stato inviato al prefetto di Torino protestando per ì li- enziamenti e chiedendo di poter inviare una delegazione sindacale per sostenere gli interessi degli operai. La notizia dei trecento licen jziamenti, conosciuta a tarda sera in città, ha destato viva preoccupazione. Il Pinerolese le infatti già duramente pro¬ vato per la crisi in atto che ha investito il settore tessile e che va ora estendendosi an che ad altre industrie che, cor me quelle minerarie e quelle meccaniche, si ritenevano as sai efficienti. m. g.

Persone citate: Poccardi