Non dicono di avere la silicosi per timore di guadagnare di meno di Gigi Ghirotti

Non dicono di avere la silicosi per timore di guadagnare di meno Perché scioperano I minatori detta Vai Ghisone Non dicono di avere la silicosi per timore di guadagnare di meno cSe uno di noi si ammala, viene declassato e la paga si riduce» - Quasi tutti alla "Talco e Grafite" in misura più o meno forte sono colpiti dal male che pietrifica • L'invalidità comporta una pensione di 30 mila lire mensili - Un operaio con 20 anni di miniera porta a casa 56 mila lire, compresi gli assegni familiari '(Dal nostro inviato speciale) J Petrosa Argent, 22 maggio. Sono seduti sui sassi all'imboccatura della miniera. Fumano, conversano, ogni tanto danno un'occhiata all'orologio. Non c'è nulla di rivoluzionario nello sciopero ad oltranza dei minatori della «Talco e Grafite», nemmeno una canzone. Infatti, per cacciare la noia, gli scioperanti intonano sottovoce < Marina, Marina, Marina »... Quand'è l'ora, si alzano in piedi, rimettono in testa il casco di cartone con l'occhio della lanterna davanti, e s'infilano a due a due nei loro cunicoli. Questo è il sistema: due ore di lavoro e due di sciopero all'aria aperta. Ma attenti a non allontanarsi dal recìnto, la direzione della «Talco e Grafite» potrebbe approfittarne per chiudere i cancelli alle loro spalle. Quando gli operai rientrano nella miniera, la montagna rimane deserta: solo due carabinieri e un guardia no all'ingresso. Perché scioperano, uomini che, lo si vede a distanza, non riescono a stare con le mani in mano, ed anzi appena scocca l'ora affrettano il passo verso la miniera, quasi fossero stanchi di starsene in ozio? La questione è lunga, ma vediamone gli aspetti essenziali. L'uomo che ce li spiega è Raffaele Bertalmio, della commissione interna, un ope raio di quarantatre anni, venti dei quali trascorsi dentro questa miniera che ha un no me di ragazza,, da'Gianna» (otto chilometri da Perrero) Il mese scorso Bertalmio con duecento ore di lavoro ha tro vato cinquantasei mila lire nella busta, compresi gli as segni familiari (moglie e fi glia). «Noi avevamo chiesto un premio di produzione di diecimila lire al mese. Beh, poi ci si sarebbe accontentati anche di meno. Ma la " Talco e Grafite" offre trentamila all'anno, e questo è troppo po co. Cosi, scioperiamo! ». Uno sciopero, come abbiamo visto, assai tranquillo, senza cortei e distrazioni, dato che i minatori si debbono tenere entro il recinto. In tutta la valle, saranno forse millecin quecento gli scioperanti L'aspetto insolito è che; d'improvviso, quelli della « Talco e Grafite » hanno scoperto d'essere inchiodati a un lavoro tra i più ingrati della terra, con il massimo dei rischi, il minimo delle lire e nessuna garanzia. « Quando uno di noi si prende la silicosi, deve stare zitto, se no lo declassano >. «Come, lo declassano?». « Sì: la silicosi, per un mina tore, è malattia professionale, quindi la Mutua non la riconosce. Oddio, per aiutarci qualche volta il medico ci dice: " beh, se hai bisogno di un po' di riposo, ti mettiamo in Mutua con il certificato di un'altra malattia. Cosa vuoi che scriviamo, reumatismi lombaggine?". Ma di regola, non ci spetta ». A chi s'am mala di silicosi, anzi, la dire zione assegna un servizio esterno, meno faticoso, ma che comporta il passaggio di categoria da operaio qualifl cato a manovale e la decurta zione della paga. « Una volta all'anno », conti nua Raffaele Bertalmio, « ar riva qui l'autocarro radiolo gico che ci passa il controllo la silicosi, più o meno, ce l'ab biamo tutti. Si tratta di ve dere se progredisce: io ne ho il 25 per cento, e prendo un indennizzo di 4.110 lire al me se >. « E io, dopo venticinque anni di miniera >, interviene un altro, « ne ho il quaranta, 8.600 lire al mese >. Su duecentocinquanta operai della «Gianna», una cinquan Una hanno la silicosi al 25 per cento. Le percentuali indicano l'avanzata della malattia: la silicosi al cento per cento si gnifica un uomo pietriflpato Con il 66 per cento si va a casa con l'invalidità, trentamila al mese. In sostanza, la vita del minatore è una sfida co sciente e quotidiana alla malattia pietrificante. « Ce n'è di quelli che arrivano ai ses3an t'annì senza prendersela, altri che dopo sei mesi di miniera ce l'hanno già». Si è detto che le miniere del la vai Chisone sono la fortuna di queste popolazioni. Ma Raffaele ricorda il parere contrario del dott. Jervis (ora in America) : « Sono la rovinadelia vallata: il bimbo d'un minatole io lo riconosco a colpo d'occhio tra cento! ». Infatti, il minatore non rischia solo in proprio, ma anche mette a repentaglio la salute dei propri figli. Tutti, lavorando, affrontano rischi per sé e per le famiglie: nessuno, però, è castigato così severamente per le fatiche che sopporta e i danni che subisce. Uno degli aspetti più incredibili — ma veri — della situazione è questo: l'azienda non riconosce specialisti. Appena una dozzina in tutta la miniera. Il sistema di lavoro è questo: due operai (un qualificato e un manovale) ricevono in consegna un cantiere, cioè un cunìcolo, una tana di talpa che s'inoltra nel cavo della montagna, lungo il filone del talco. I due uomini, là dentro, fanno tutto e rispondono di tutto: perforano, fanno brillare le mtt mine, armano la galleria, mon¬ tano 1 binari per farvi correre carrelli. Sono, insomma, dei tuttofare che lavorano per otto ore (eccetto mezz'ora per lo spuntino) nel buco che essi Btessl sì scavano. Quando escono, trovano che il padrone, non sapendoli qualificare: né stradini, • né carpentieri, né fuochisti (sono quelli .che collocano le mine), né perforatori perché sono tutte queste cose insieme, finisce per pagarli come operai, non specializzati, e buonanotte. Questo trattamento, che ha persino l'aspetto della beffa, rischia di costar caro alla «Talco e Grafite». Un tempo, si facevano code di mesi e di anni per ottenere l'assunzione. Ora s'imbarcano tutti quelli che arrivano, tant'è che « la Gianna » vede un continuo passare di giovani meridionali, i quali si fermano per poche settimane, esaminano la busta della paga, studiano la situazione e poi scappano verso altre fabbriche dove i salari sono superiori. Rimangono gli anziani, coloro che non solo per un principio morale di gratitudine l'azienda dovrebbe tenersi cari, ma anche per interesse, li talco è al vertice nel boom mondiale dei cosmetici e non è facile, al giorno d'oggi, trovare manodopera disposta a queste fatiche e a questi rischi. Gigi Ghirotti I minatori della « Talco e Grafite » lottano per conquistarsi un'esistenza più umana iiiiitiiiiiiiiiiiiitiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiif iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiim

Persone citate: Bertalmio, Jervis, Petrosa Argent, Raffaele Bertalmio

Luoghi citati: America, Perrero