Alte astensioni dal lavoro per lo sciopero dei tessili

Alte astensioni dal lavoro per lo sciopero dei tessili Dopo la rottura delle trattative per il nuovo contratto Alte astensioni dal lavoro per lo sciopero dei tessili Le percentuali variano dall'80 al 100 per cento - I sindacati chiedono aumenti dal 20 al 35 per cento: gli industriali offrono il 10-12 - Unico accordo raggiunto: la riduzione dell'orario da 48 a 46 ore settimanali E' in corso da ieri lo sciopero di 48 ore proclamato in sede nazionale dai tre sindacati dei tessili (Cgil, Cisl e Uil) in seguito alla rottura delle trattative per il contratto di lavoro, avvenuta sabato scorso a Milano. L'agitazione riguarda tutti i settori (cotonieri, lanieri, tessili vari, canapa, amianto, tintoria, seta ecc..) tranne quello delle calze e maglie. Nella provincia di Torino i dipendenti interessati allo sciopero sono oltre 30 mila. Ieri, nella prima giornata di astensione dal lavoro, si sono avute — secondo le segnalazioni dei sindacati — percentuali di scioperanti variabili dall'80 al 100 per cento a seconda delle zone. La Cisl ha fornito le seguenti cifre: Zona di Torino: Leumann 99,90%; Cvs Collegno 90%; Cvs Pianezza 90%; Prendo 100%; Mazzonis 90% ; Casteldelfino 90 per cento; Parecchi (tre stabilimenti) 100%; Tulpizzo 99%; Lanificio Giordano 99%; Sait 90 per cento; Maggia 95% ; Snla di Altessano 99%; Cvs Susa 95 per cento; Cvs Borgone 100 per cento; Cvs S. Antonino 98 per cento; Manifattura Giaveno 100%; Boneschi Susa 100 per cento. Zona di Rivarolo: Cvs Ri varalo 100% ; Manifattura di Pont 100%; Cvs S. Giorgio 100%; Manifattura lane S. Benigno 100% ; Manifattura Cuorgnè 80 per cento. Zona di Ivrea: Rossari e Varzi 100%; Cvs Strambino 100 per cento. Zona di Ciriè: Magnoni e Tedeschi (tre stabilimenti di Mathi, Calasse e Noie) dal 99 al 100%; Cvs Lanzo 90%; Bona Caselle 100%; Manifattura cotoniera 100%; Cotonificio Robassomero 100%; Manifattura Casalegno 100%. Zona di Chieri: i dipendenti delle numerose aziende cittadine hanno scioperato dal 70 al 90 per cento. Per gli stabilimenti maggiori si hanno le seguenti cifre: Tabasso 100%, Bona di Carignano 100%, Alitex di Orbassario 95%. Zona di Pinerolo: Mazzonis di Pralafera 100%, Mazzonis Stamperia 90%, Turati di Luserna e di Pinerolo 100%, Gutterman 100%, Videmann 100%, Cvs Perosa 100%. La Crumière di Villar Pellice era stata esentata (le maestranze sof spenderanno il lavoro la prossima settimana). Percentuali dì scioperanti pressoché analoghe sono state rese note dalla Camera del Lavoro e dalla Uil. Lo sciopero prosegue oggi e si conclude questa sera. In giornata i dirigenti dei tre sindacati si riuniscono per decidere l'.-.zione da effettuare nella prossima settimana Sono in programma tre scioperi di 4 ore l'uno in giornate da stabilirsiOgni provincia può fissare i giorni che ritiene più opportuni. Sui motivi che hanno 'portato alla rottura delle trattative è in corso tra i rappresentanti degli industriali ed sindacalisti una vivace polemica Il contratto scade il 30 giugno 1962. I sindacati lo hanno disdetto in settembre con il proposito di ottenere un nuovo contratto a partire dal prossimo 1° gennaio. <I sindacati — affermava giovedì una nota industriale — hanno violato gli impegni contrattuali ». c Avete accettato di trattare — replicano i sindacat— per bloccare le agitazionche erano in pieno sviluppo in tutte le aziende. L'anticipo decontratto era anche un interesse delle aziende >. Nei primi cinque incontri avvenuti sinora, le parti avevano concordato la riduzione dell'orario dì lavoro da 48 a 46 ore settimanali a parità di retribuzione (punto ancora controverso era l'utilizzazione delle due ore: mezza giornata driposo ogni due settimane?una giornata ogni 4 settimane?; oppure — come proponevano le aziende — un certo numero di giorni di riposo in epoca da stabilire). Nell'incontro di sabato scorso i sindacalisti chiesero aglindustriali cosa erano dispostad offrire globalmente su tuttle richieste dei sindacati. Lrisposta fu: « L'onere complessivo che gli industriali sondisposti ad assumersi può essere indicato in una media da10 al 12 per cento. Cisl, Uie Cgil che avevano avanzatrichieste ben superiori (35 pecento la Cisl, il 20 per centpiù numerose rivendicazionnormative la Cgil) giudicavanche l'offerta non potesse costituire una base accettabile pe11 proseguimento della discussione. Le retribuzioni dei tessili — affermano i sindacati — oscillano da 30 a 35 mila lirmensili per le donne; da 35 40 mila per gli uomini; 45-4mila lire gli uomini specializzati. In queste cifre non soncompresi gli assegni familiars. d. v.