L'on. Moranino sarà giudicato dalla Corte d'Assise di Firenze

L'on. Moranino sarà giudicato dalla Corte d'Assise di Firenze F accusalo di aver fallo sopprimere selle persone L'on. Moranino sarà giudicato dalla Corte d'Assise di Firenze Roma, 30 novembre. Il deputato comunista Francesco Moranino verrà processato dinanzi alla Corte di Assise di Firenze per omicidio doppiamente aggravato e continuato di sette persone, fra cui due donne, e per l'occultamento del cadaveri di queste ultime. Così ha deciso stamane la Corte di Cassazione, riunitasi in camera di Consiglio, accogliendo l'istanza dei difensori onorevoli Terracini è Colla, tendente ad ottenere la celebrazione del processo fuori della sua sede naturale, ossia la Corte di Assise di Novara, per legittima suspicione. I reati di cui Moranino è incriminato risalgono al 1944-'45. Il 1° novembre 1944, cinque partigiani, Emanuele Strassera, Gennaro Sabatucci, Mario Francesconi, Ezio Campasso, Giovanni Scimone, agli ordini di Sandro Dell'Acqua, cercarono di espatriare in Svizzera per mettersi a contatto con una missione alleata. In località Portula, furono fermati da quattro uomini armati. Mentre 11 capo riusciva a fuggire, gli altri cinque venivano uccisi con raffiche di mitra GII uccisori facevano parte della 9* Formazione partigiana comandata da Francesco Moranino, noto con il nome di battaglia « Gemisto »., Dopo due mesi, nel gennaio 1945, due individui si presentarono in casa dei partigiani Santucci e Francesconi, a Flecchia, ed intimarono alle loro mogli Marin. Martinelli e Maria Tau di seguirli per avere notizie dei mariti scomparsi. Giunti In prossimità del cimitero, le due donne furono uccise. Il guardiano del cimitero fu costretto a seppellire 1 cadaveri senza rlve'ire i particolari dell'uccisione. Terminate le ostilità, fu indicato come mandante della strage Francesco Moranino, che nel frattempo era stato eletto deputato e che si discolpò affermando che gli uccisi erano spie. Nel 1951 la Camera dette l'autorizzazione a procedere contro il parlamentare, ma questi, prima di essere raggiunto da un mandato di cattura, riparò oltre frontiera. Tornò poi in Italia dopo il 7 giugno 1953, essendo stato rieletto deputato, ed occorse una nuova autorizzazione per poter procedere contro di lui

Luoghi citati: Firenze, Italia, Novara, Portula, Roma, Svizzera