Finale: con polemica presto le elezioni per le circoscrizioni

Finale: con polemica presto le elezioni per le circoscrizioni Finale: con polemica presto le elezioni per le circoscrizioni i Nostro servizio particolare) Final.'. 27 dicembre. (r. c. p Da dieci giorni è entrato in vigore, a Finale, il regolamento per la istituzione delle circoscrizioni comunali che sostituiranno i «vecchi» ^ma non troppo/ comitati di quartiere. I finalesi andranno alle urne il 29 gennaio dell'anno prossimo. Si voterà a Finalmarina. Finalpia. Finalborbo ed a Varigotti Diamo un'occhiata al regolamento. L articolo 6 stabilisce che i consiglieri dei nuovi organismi siano nominati direttamente dal consiglio comunale. Verranno scelti tra una «rosa/i di 24 candidati presentati dai comitati di quartiere «nelle forme ritenute più opportune» dopo consultazioni con i partiti politici, le forse sociali, culturali e di categoria e con le popolazioni dei vari rioni. Lo schema dell'articolo ricalca l'accordo 'qualcuno l'ha definito «di sottobanco»/ reggiunto tra la giunta socialcomunista ed i quattro comitati di quartiere. Soltanto tre però 'Finalpia, Finalborgo e Varigotti i collaboreranno con l'amministrazione comunale e gestiranno le elesioni, perché quello'di Finalmarina non ha aderito alla lege non ha approvato nemmeno il regolamento. Ci sono già state delle polemiche. I consiglieri di sinistra dopo la decisione dell'ufficio di presidensa hanno dato le dimissioni fin segno di protesta) ed anche qualche indipendente ha rassegnato il mandato. Da più di un anno il comitato di Finalmarina e paralizzato. Dice il presidente Giovanni Ferraris: «Certi partiti avrebbero preferito nominare direttamente i futuri membri dei consigli di circoscrizione. Grazie alla nostra posizione che è stata subito critica ed intransigente siamo arrivati a quell'accordo che non elimina comunque i difetti della legge e del regolamento. Rimane sempre l'handicap che sarà il consiglio comunale ad eleggere i consiglieri ed i partiti potranno in qualche modo controllare la loro attività. In pratica è una liberta condizionata. Noi non temiamo l'esclusione dei partiti politici ma soltanto che venga lasciata una maggiore sepontaneità per poter attirare anche quelle persone che non fanno vita di partito. Questa linea è scaturita anche dalla recente assemblea popolare che abbiamo indetto per discutere il regolamento». Conclude Ferraris: «E' chiaro che non riconoscendo la legge che i comuni avevano la facoltà di non applicare, il comitato non può gestire le elezioni. Noi ci ritiriamo: i paniti possono farsi avanti».

Persone citate: Ferraris, Final, Giovanni Ferraris